Rifiuti, insediato il Tavolo di crisi a Roma: critiche dal M5S. A Termini Imerese difficoltà per conferire la spazzatura a Trapani

0
107

Si è insediato il Tavolo di crisi romano in merito alla tematica dei rifiuti della Regione Siciliana.

Su proposta dell’assessore all’Energia, Daniela Baglieri, e del direttore del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Calogero Foti, nel primo pomeriggio di oggi si è tenuta, presso il ministero della Transizione Ecologica, la prima riunione per affrontare, di concerto con il ministero, l’emergenza rifiuti nell’Isola e la definizione del piano rifiuti siciliano. Presenti al tavolo l’assessore Baglieri, il capo dipartimento della Transizione ecologica del Mite, Laura D’Aprile, il dirigente del ministero dello Sviluppo Economico, Silvia Grandi e infine il capo di gabinetto vicario della presidenza della Regione, Eugenio Ceglia, e Federico Lasco, dirigente generale del dipartimento Programmazione.
«L’emergenza nazionale in atto, anche sulla nostra Isola, sta causando notevoli disagi sui territori e alla popolazione sia dal punto di vista igienico-sanitario che ambientale. Con l’insediamento del Tavolo ministeriale è stato sancito un percorso condiviso che, in via prioritaria, applica il principio di prossimità nella gestione dei rifiuti. Pertanto, nell’immediato andranno espedite tutte le azioni propedeutiche previste dal testo unico ambientale sia per scongiurare il perpetrarsi dell’emergenza in Sicilia, sia per il successivo trasferimento dei rifiuti fuori Regione». Lo afferma l’assessore regionale Daniela Baglieri, la quale ha anche incontrato nella sua trasferta a Roma l’ingegnere Andrea Rafanelli, capo della direzione “ciclo dei rifiuti” della Regione Lazio, per uno scambio di opinioni e suggerimenti.
“I nodi vengono al pettine e il governo Musumeci, per metterci una pezza, usa farina del sacco altrui. Fin troppo proverbiale, ormai, l’inefficienza del governo siciliano in materia di rifiuti, fatto finalmente noto anche allo stesso presidente della Regione: sul tavolo del governo, apprendiamo dalla stampa, si discute appunto di aiutare i Comuni a sostenere le spese per spedire fuori regione i rifiuti. Una soluzione che mai avremmo voluto accettare, ma che in questo momento rappresenta l’unica nel breve periodo per evitare che la Tari possa schizzare alle stelle, con un aggravio non indifferente per le tasche dei cittadini”. Lo dichiara Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, che aggiunge: “Scandito da una bocciatura appresso a un’altra – prima la riforma della governance e poi il piano regionale –  e da soluzioni strampalate come quella dei termovalorizzatori, sbandierati ovunque e poi scomparsi dall’agenda di governo, l’azione politica della giunta regionale non può che raccogliere i cocci del suo fallimento e tentare di tamponare la crisi. Siamo stati noi, neppure un mese fa, durante la conferenza stampa organizzata a Catania insieme con le colleghe del gruppo M5S Gianina Ciancio e Jose Marano e il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, a lanciare questa idea, e il fatto che oggi Musumeci apra gli occhi sul suo fallimento e accetti questa soluzione, ci conforta almeno in parte”.
Sul punto, interviene pure il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova: “L’anno scorso abbiamo avuto un costo medio per il conferimento dell’indifferenziata di 250 euro a tonnellata – dice – e quest’anno, con gli impianti al collasso, la somma crescerà vertiginosamente se saremo costretti a spedire fuori dal territorio regionale. In più, ogni giorno viviamo mille difficoltà per portare i nostri rifiuti nella discarica di Trapani con la paura di vedere i nostri mezzi tornare indietro pieni per raggiungimento dei limiti giornalieri. Insomma, è una situazione insostenibile e il governo della Regione deve assolutamente intervenire”.