Ucraina, dal Comprensorio Termini – Cefalù – Madonie una valanga di aiuti, solidarietà e accoglienza

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I bambini delle scuole di Isnello disegnano il simbolo della pace

Dalla Valle del Torto alle Madonie, il Comprensorio ancora una volta ha dimostrato di avere un grande cuore colmo d’amore per il prossimo.

A seguito di quanto sta accadendo in Ucraina, anche l’intero Comprensorio si è attivato immediatamente per fornire aiuti a tutti coloro che attualmente stanno soffrendo a causa di questa incomprensibile e inaudita guerra che sta seminando terrore e morte anche tra i civili. La prefettura tramite i comuni in questione, ha avviato una ricognizione per una eventuale accoglienza di profughi ucraini anche grazie all’aiuto delle associazioni e degli immobili messi a disposizione dagli enti locali. Tutti i paesi del Comprensorio infatti si sono resi disponibili, anche cittadini privati, ad accogliere chi è in fuga dalla guerra e a prestare loro aiuto sanitario e vettovagliamento, le associazioni di volontariato dalla Protezione Civile locale, alla Croce Rossa al Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta hanno messo a disposizione i propri volontari per raccogliere abiti, cibo e farmaci. A Termini Imerese la Pro Loco e altre associazioni hanno attivato la raccolta di beni da sperdire in Ucraina e proprio ieri il comune ha fatto sapere di aver dato disponibilità per l’accoglienza tanto che arriveranno nelle prossime ore 7 minori e 4 adulti così come a Campofelice di Roccella dove ne sono arrivati 10 i quali hanno subito ricevuto la grande accoglienza delle scuole. Stessa cosa a Caccamo dove è stato istituito un “tavolo della solidarietà” sia per la raccolta di beni di prima necessità che per l’accoglienza. Cefalù, ha attivato un indirizzo mail per verificare la disponibilità delle famiglie eventualmente disposte ad ospitare in casa mamme con bambini al fine di comunicare queste disponibilità alla Prefettura di Palermo. Petralia Sottana ha messo a disposizione l’accoglienza di mamme e minori non accompagnati, stessa cosa i comuni di: Alia, Cerda, Caltavuturo, Gratteri, Geraci Siculo, Trabia, Ventimiglia di Sicilia e Sciara dove in quest’ultimo sono già arrivati alcuni profughi in fuga dalla guerra. Ad Isnello i bambini delle scuole hanno disegnato un simbolo della pace “umano” unendo il filo con San Mauro Castelverde, dove è partita la campagna “Coloriamo il nostro futuro”, insieme alla rete nazionale dei Mini Sindaci dei Parchi d’Italia, l’iniziativa “La Scuola ripudia la guerra”. Petralia Soprana ha illuminato la facciata del comune con i colori della bandiera ucraina e a Castelbuono l’Associazione Ristoratori per tutte le domeniche di marzo devolverà il costo del coperto alle organizzazioni umanitarie che operano in Ucraina. Polizzi Generosa, Pollina, Collesano, Aliminusa, Lascari, Valledolmo, Scillato, Alimena, Altavilla Milicia,Gangi, Bompietro, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sclafani Bagni hanno prestato il loro aiuto nella raccolta di beni di prima necessità. La Sicilia non è soltanto la terra delle arance, dell’Etna, del Barocco o dei dolci, ma è un triangolo di luce e pace per il mondo intero e lo dimostra sempre, specialmente nei momenti di difficoltà quando l’altro soffre e ha bisogno, i siciliani sono pronti ad aprire il proprio cuore.
Giovanni Azzara