Termini Imerese, Assemblea sul futuro del porto. Fratelli d’Italia: abbiamo sempre difeso l’idea di uno sviluppo sostenibile

0
105

Le scelte sul futuro del Porto di Termini Imerese sono state discusse domenica 27 febbraio durante una Assemblea pubblica.

In tutte le sedi il partito Fratelli d’Italia ha sempre difeso l’idea che lo sviluppo del Porto, per essere sostenibile, debba coniugare le scelte commerciali con quelle di tutela dell’ambiente e della salute, nonché con la vocazione marinara e con le potenzialità turistiche della nostra Città.
All’incontro ha partecipato il Commissario cittadino di Fratelli d’Italia Licia Fullone (nella foto) che, nel corso del suo intervento, ha ribadito la posizione del partito.
“In questi mesi – ha affermato i componenti del Direttivo si sono spesi per il coinvolgimento democratico dei cittadini nelle scelte sul Porto, sostenendo anche le iniziative del “Comitato Città Porto” e del “Comitato per il Referendum”. In Consiglio comunale abbiamo votato a favore della proposta di delibera di iniziativa popolare affermando che, rispetto al progetto presentato dalla Autorità Portuale, quello sviluppato dal “Comitato Città Porto” appariva più coerente con la nostra visione di futuro, in quanto: prevede la riqualificazione urbana del fronte portuale più vicino al centro abitato e al Parco termale (per destinarlo alle attività di balneazione,  porto turistico, porto peschereccio e cantieristica navale); localizza il porto commerciale lungo il molo di sottoflutto, nell’area più vicina alla zona industriale.
Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale dovrà inviare alla Autorità Portuale di Sistema il suo parere sul Documento di Pianificazione Strategica e potrà fare, in merito, osservazioni e proposte di modifica. Pensiamo che si tratti, forse, dell’ultima occasione che abbiamo per essere protagonisti e non semplici spettatori delle scelte sul futuro del nostro Porto. Per questo motivo oggi chiediamo al Sindaco di sposare le proposte di modifica del DPSS illustrate durante l’Assemblea popolare, facendosi portavoce di tutti i cittadini e non soltanto dei gruppi politici che la sostengono in Consiglio comunale”.