Il “benvenuto” di Castelbuono a chi viene da Cefalù, Geraci e Isnello

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A dicembre 2020 Castelbuono si era risvegliata con una grande installazione identitaria all’ingresso del paese nella percorrenza da Cefalù.

E da allora, grazie all’ottimo lavoro degli artigiani che hanno realizzato la scritta, innumerevoli immagini e commenti hanno coinvolto il “biglietto da visita” che dietro la scritta “Castelbuono” offre allo sguardo lo skyline del paese.
Ma a Castelbuono si può arrivare anche da Geraci e da Isnello, due percorrenze che collegano Castelbuono alle Madonie e che, insieme alla direzione del mare, da oggi daranno il “benvenuto” ai viaggiatori.  
Per la prima strada con una battuta si potrebbe dire che “Castelbuono viene da Geraci”, per i noti eventi storici sulla fondazione del nostro castello. Già, proprio quel castello che secondo l’Amministrazione, per le ragioni appena dette, doveva essere il protagonista della installazione di benvenuto sulla statale 286 che collega i due poli della contea dei Ventimiglia. Così, da oggi, chi proviene da Geraci troverà, all’ingresso del paese  il nostro benvenuto, sempre illuminato di notte e con una struttura di sostegno dalle linee geometriche. E quei fortunati viaggiatori che avranno il tempo di fermarsi, magari per l’ormai obbligatorio selfie, e vorranno avvicinarsi alla installazione, si accorgeranno che il supporto della scritta altro non è che un “cannocchiale”, una cornice ideale per un punto di vista ideale: il nostro amato castello.
Per la strada che proviene da Isnello, invece, l’installazione con il nome del paese trova naturale collocazione nel grande muro, oggi finalmente recuperato e pulito, che delinea l’incrocio tra la via Isnello e la via Santuzza, subito prima del ponte sul torrente San Calogero. In questa grande “pagina bianca”, tra la fontana e il murales dedicato a Sant’Anna, le lettere che compongono l’amato nome del nostro paese sono incise nel metallo, come ricavate in uno spessore il cui fondo, però, è bianco per risaltare con l’illuminazione nascosta nello spessore stesso.
Va riconosciuto alla ditta Salvatore Cordone, esecutrice di tutte e due le installazioni, insieme alla ditta Maurizio Madonia per l’impiantistica led, e ad Erica Scerrino per la grafica, di aver dimostrato originalità e la capacità di onorare la bellezza.
L’iniziativa è stata voluta/ideata dall’Assessore Dario Guarcello, è stata diretta dall’Architetto Antonio Dolce, responsabile dell’Ufficio Urbanistica, e gestita da Angela Ficarra dell’Ufficio Cultura e Turismo.