Ciclo di incontri “Impresa eccezionale” promossi dalle Consulte delle Madonie

0
165

“Da troppo tempo nei nostri territori si pone attenzione alle molteplici inefficienze e alla rassegnazione nei confronti dell’assenza di futuro nei nostri paesi.

Come giovani che ormai da anni investono forze ed energie per valorizzare i territori che vivono, abbiamo sentito l’esigenza di dare importanza all’altra faccia della medaglia e provare a invertire questa tendenza, interpellando chi ha deciso di rimanere e investire coraggiosamente nei propri luoghi di origine”.
A parlare sono le Consulte delle Madonie a cui aderiscono i gruppi giovanili di Aliminusa, Blufi, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Gangi, Gratteri, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Resuttano.
“Per questo abbiamo deciso – scrivono in una nota – di organizzare quattro incontri dal titolo “Impresa Eccezionale” in altrettanti luoghi delle Madonie, con protagonisti circa venti attori sociali appartenenti al settore delle imprese agroalimentari, enti del terzo settore e di promozione turistica. Ognuno di essi sarà chiamato a raccontare la propria storia, il proprio percorso e il rapporto che ha con il territorio in cui opera.
Preso atto delle limitazioni attualmente vigenti, gli eventi avranno luogo in presenza ma con numeri ovviamente ridotti. Per questo, a ogni evento verrà associata una diretta Facebook sulla pagina “Consulte Madonie”, oltre che sulle pagine delle singole consulte, già da sabato 26 febbraio, data del primo incontro, così da permettere il più possibile la fruizione degli incontri.
L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di rendere evidente l’eccezionalità delle realtà che abbiamo individuato e far sì che esse diventino un esempio da emulare, la prova evidente che costruire un futuro nella propria Terra è possibile.
Siamo consapevoli che il momento storico che stiamo vivendo tenda a bloccarci, ma siamo certi che non bisogni lasciarsi paralizzare, al contrario reagire attraverso la valorizzazione e la conoscenza di ciò che abbiamo. Per questo, riponiamo molte aspettative in questo progetto affinché i giovani possano tornare a sperare e a spendersi per i propri territori.