Polizzi Generosa, rinnovato il C.d.A. del consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo: Vincenzo Liarda confermato Presidente

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Il consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo ha proceduto all’elezione del Presidente dell’assemblea dei Sindaci rinviato da tempo.

E’ stato eletto all’unanimità il dott. Gandolfo Librizzi, Sindaco di Polizzi Generosa. E’ stato anche rinnovato il C.d.A. e la carica di Presidente del Consorzio. Nell’organo esecutivo sono stati eletti: la giovane Avvocatessa Maria Azzurra Provenzano, l’Agrotecnico Maria Rosa La Plena e il dott. Vincenzo Liarda, quest’ultimi due riconfermati. Alla carica di Presidente del Consorzio è stato confermato l’uscente Vincenzo Liarda (nella foto). Inoltre ha approvato gli atti finanziari dai quali emerge che l’ente registra un avanzo di amministrazione.
Nei prossimi mesi il Consorzio sarà chiamato a programmare una serie di importanti punti e strategie e una nuova riorganizzazione tecnico/burocratica. E’ già stato individuato un gruppo di lavoro che si adopererà nel proporre alcune modifiche allo statuto consortile, con una maggiore attenzione nel vagliare le richieste di alcuni Comuni che vogliono aderire come soci al consorzio, una più proficua collaborazione con la Prefettura di Palermo e con l’ANBSC, al fine di valutare più accuratamente di istituzioni pubbliche che vogliono trasferire beni al Consorzio. Inoltre verranno prese in considerazione le possibilità che offre il PNRR, nonostante i limiti in termini di tempi e di mancanza dell’area tecnica del consorzio: per sopperire il Corsorzio potrebbe prevedere delle convenzioni con soggetti che hanno specifiche figure specializzate.
Infine si attiveranno con alcune scuole delle alte e basse Madonie dei percorsi di legalità che inizieranno all’inizio del 2022, per coinvolgere i giovani ad una nuova cultura, rendendo gli studenti cittadini attivi e propositivi. L’ente madonita ipotizza infine una modalità di partecipazione tramite specifici concorsi di idee per individuare delle proposte progettuali sul riutilizzo sociale ed economico dei beni confiscati alla mafia presenti nel nostro territorio, che alla fine del percorso verranno valutate da una commissione che premierà, con beni strumentali, il progetto più aderente al territorio.