Termini Imerese. Isola pedonale in Corso Umberto e Margherita: concordare per evitare fallimenti

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata da un commerciante termitano a seguito della scelta di creare l’isola pedonale in Corso Umberto e Margherita.

Eccoci qua. Il problema? Sempre lo stesso. L’arroganza. Quando si è tornati a riaprire le attività commerciali, nessuno si è chiesto se i commercianti termitani avessero bisogno di qualcosa. No, non mi riferisco al semplice denaro. Mi riferisco a quell’aiuto dato dall’ascolto reciproco, dal sostegno reciproco; a quella voglia di riprendere, spalla con spalla. Ricostruire.
L’ho sempre detto  e ripetuto fino alla nausea (da circa 15 anni). Le scelte che concernono il Corso Commerciale,  prima della loro attuazione, devono essere concordate tra le parti, con abbondante anticipo. Non dimenticando mai le necessità di ogni esercente, altrimenti oltre ad avere una discriminazione tra gli esercenti stessi, avremmo anche una concorrenza sleale.
La mia convinzione è sempre la stessa; prima di creare un’isola pedonale, si devono creare i servizi.
Mi spiego l’isola pedonale deve essere accogliente. Deve offrire quel qualcosa, di semplice e particolare, tale da rendere il passeggiare piacevole. Deve offrire decoro e calore, con un arredo urbano studiato in base all’esigenza dei luoghi. Tutto ciò, purtroppo, manca.
In parole povere il Corso deve tornare ad essere decoroso. Un salotto. Altrimenti qualsiasi chiusura non strutturale e senza una visione lungimirante sarà, come sempre è stato, un fallimento.
Se non si attuano questi concetti fondamentali, a pagare lo scotto, saranno come sempre le attività commerciali, ormai abbandonate da tempo alle loro difficoltà.
Il fare tanto per fare è solamente controproducente.
Già nel 2018 era accaduta la medesima cosa, soltanto che allora i commercianti hanno avuto, dopo una pesante lettera (firmata da 40 titolari di attività commerciali di Termini Imerese), il giusto ascolto dall’allora sindaco Francesco Giunta. Si erano gettate le basi per una reciproca collaborazione, tanto da formare un tavolo tecnico composto da: confocommercio, casa artigiani, e singoli commercianti. Tutto questo, purtroppo, svanì.
Guido Aguglia
Nelle foto il Corso Umberto e Margherita ieri sera (sabato 4 dicembre) completamente deserto.

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