Parco archeologico di Monte Iato: conclusa la cinquantesima campagna di scavo dell’Università di Zurigo

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Si è conclusa la cinquantesima campagna di scavo diretta da Christopher Reusser dell’Università di Zurigo al Parco archeologico di Monte Iato.

I lavori coordinati da Martin Mohr, responsabile dello scavo, si  sono concentrati  sulla zona dell’agorà. Sono state ripulite le aree dei complessi della Stoà nord e della Stoà ovest. Le operazioni di messa in luce della Stoà ovest sono state completate.
Un saggio effettuato all’interno della Stoà ovest ha permesso di assegnare due muri, costruiti con malta di calce, a un edificio di prima età imperiale. Le operazioni di pulitura del complesso della Stoà nord, infine, sono state completate dove i lavori di scavo si sono  concentrati sulla parte occidentale del cortile a peristilio.
A ovest di una casa costruita nel tardo periodo imperiale è stato scoperto lo strato di distruzione della Stoà nord, sotto il quale sono stati conservati in situ la pavimentazione del cortile e lo stilobate del cortile del peristilio e due rocchi di colonna ancora in piedi.
“Ottimo il lavoro svolto – dichiara Stefano Zangara Direttore del  Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato – e i risultati ottenuti da una equipe dall’alto profilo professionale. Sono state quattro settimane di intenso lavoro che, in una rinnovata e sempre costruttiva intesa tra il Parco archeologico e l’istruzione universitaria elvetica, hanno visto all’opera quindici tra archeologi e studenti di varie nazionalità, collaborati da dodici validissimi operai specializzati di San Cipirello e dal personale tecnico e di custodia del parco di Monte Iato”.
Fabio Lo Bono