Sicilia in Zona Gialla da lunedì 30 agosto, oggi l’ufficialità: ecco cosa cambia

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Adesso il ritorno in Zona Gialla per la Sicilia è davvero ad un passo, tanto che già nella giornata di oggi 27 agosto dovebbe arrivare l’ufficialità per il ritorno nella fascia di rischio superiore già da lunedì 30 agosto.

Nelle ultime settimane infatti i numeri di contagio sono aumentati esponenzialmente nella giornata di ieri sono stati registrati 1.097  nuovi casi e due giorni fa erano schizzati a 1.409, con 855 ricoveri ordinari e 103 ricoverati in terapia intensiva, numeri che fanno balzare la regione direttamente in Zona Gialla a seguito dei nuovi parametri indicati dal governo nazionale per calcolare i rischi di contagio basato sulle ospedalizzazioni le quali hanno superato il 10% degli ordinari e il 15% delle intensive. Un triste record se si pensa che la Sicilia “potrebbe” diventare la prima regione a passare nella fascia di rischio più alta.
Cosa cambia dunque ? Di fatto non cambia moltissimo, tuttavia ci sarà l’obbligo del green pass quasi per tutto e ritorna l’obbligo della mascherina ovunque, sia all’esterno che all’interno e poi ancora discoteche chiuse e ingressi contingentati in diversi luoghi sia aperti che chiusi. Non ci sarà il coprifuoco, ufficialmente abolito dal 21 giugno, tuttavia ciò che la zona gialla impone è sicuramente la responsabilità civile e morale dei cittadini i quali dovrebbero usare del buon senso, in primis  per la salute propria e quella dei più fragili e poi per scongiurare ulteriori misure restrittive che porterebbero ad un inevitabile danno economico ma anche psicologico. A tal proposito, nella giornata di ieri 26 agosto, l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza durante l’edizione del TG5 di Mediaset ha così affermato: “L’80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto.
La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani”. Intanto anche dalla terra siciliana aleggia il pensiero di portare sul tavolo del governo nazionale, una ipotesi in merito all’obbligatorietà vaccinale, lo ha detto sempre Razza intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai3.
Giovanni Azzara