Solstizio d’estate 2021, il giorno più lungo dell’anno che apre le porte alla bella stagione

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Oggi 21 giugno 2021 con il Solstizio d’estate, si aprono le porte alle lunghe e calde giornate estive, tanto attese da buona parte della popolazione mondiale.

L’aba questa mattina si è infatti levata alle 5,32 e secondo l’Unione Astrofili Italiani (Uai) il Sole tramonterà alle 20,51 insomma sarà davvero una lunga giornata e anche calda, si perchè proprio oggi sono attesi picchi di 40° in diverse parti della Sicilia e già da qualche settimana le spiagge iniziano a riempirsi anche in questo periodo di pandemia. Ma perchè avviene il solstizio ? Il solstizio avviene quando il Sole, nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco si trova più a Nord rispetto all’Equatore celeste: una posizione che ne garantisce la massima permanenza al di sopra dell’orizzonte e spiega perché il giorno del solstizio d’estate sia il più lungo dell’anno, nel senso che il periodo di luce ha la massima durata. Un momento importante dunque specialmente per i popoli antichi che ne celebravano il momento, tradizioni, riti e misteri che ancora oggi sopravvivono e affascinano tante persone come ad esempio Stonehenge quando il levare del sole attreverso tre monoliti i raggi formano una sorta di porta chiamata Heel Stone. Anche in Sicilia ci sono diverse tradizioni legate al “mito della luce”, sono state infatti ritrovate delle “pietre” (e non solo) che lasciano pensare proprio che gli antichi abitanti dell’Isola avessero tra i loro culti anche quello del sole, basti pensare alle Grotte della Gurfa di Alia dove ogni anno attraverso il foro sopraelevato entra una lama di luce e poi ancora il “Campanaru dello Jato”, una grossa roccia di arenaria con al centro un foro dove ogni anno i raggi solari attraversano quest’ultimo e poi ancora molte altre testimonianze che sono presenti in Sicilia. Per quanto riguarda la data invece, il solstizio non cade sempre il 21 giugno ma se la gioca con il 20, questo accade perchè ogni anno il solstizio ritarda di sei ore circa rispetto all’anno precedente anche se si riallinea quando l’anno è bisestile.
Giovanni Azzara