Montemaggiore Belsito, giornata vaccinale anticovid: somministrate circa 600 dosi

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Giovedì 10 giugno 2021 nel plesso della Scuola materna “Mons. R. Arrigo” si è svolta la tanto attesa prima giornata vaccinale a Montemaggiore Belsito.

Rivolta a tutti i prenotati, già da una settimana prima, ha avuto l’intento di vaccinare quante più persone possibili. Tramite il numero principale del Comune e un numero dedicato whatsapp si sono registrate le prenotazioni per la somministrazione dei sieri, prevista dal PNV (Piano Nazionale Vaccinale), che si è svolta dopo aver suddiviso i cittadini in sette fasce d’età e invitandoli a presentarsi dalle ore 9.00 alle ore 16.00. Tutto si è svolto in modo efficace e senza particolari problemi, tanto da aver anticipato la conclusione rispetto ai tempi previsti.  La prima fascia d’età ad accedere è stata quella che conteneva gli ultra 79enni, di seguito gli ultra 69enni e ultra 59enni, i più fragili residui dalle vaccinazioni precedenti e che potevano camminare da soli, fino ai più giovani di 16 anni compiuti.
L’organizzazione ha potuto accedere alla banca dati  del Servizio Sanitario Vaccinale Nazionale che ha avuto così i nominativi degli ultra 70enni non ancora vaccinati, contattati personalmente per informarli della possibilità di vaccinarsi direttamente in paese piuttosto che affrontare i disagi  di doversi spostare. Procedura, si dice, che ha sortito un buon successo se alla fine della giornata si sono aggiunte 600 persone, oltre alle 1100 già vaccinate in precedenza, inclusi 3 ultracentenarie e tutti gli ultra 90enni; un fatto questo che ci permette di dire, a margine della campagna in se, di quanto la comunità montemaggiorese abbia un tasso di longevità elevato, tra le donne e gli uomini ultra ottantenni, superiore alla media nazionale.
In questa intensa giornata, voluta e organizzata dal sindaco Antonio Mesi e dalla direttrice dell’ASP 6 di Palermo dottoressa Faraoni, è stato somministrato il Pfizer – di tecnologia mRNA messaggero – che come si sa, è tra i vaccini validati in Europa dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e in Italia dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco); somministrazione gratuita e dietro libera scelta, fatta anche a una fetta di popolazione presente sul posto e non prenotata, ad alcuni non residenti ma che lavorano a Montemaggiore.
Con la collaborazione della Protezione Civile locale e della Polizia Municipale sono state attivate 7 postazioni per l’anamnesi iniziale, 4 postazioni di pre-ingresso e di valutazione della documentazione, 6 postazioni d’avviamento alla vaccinazione e infine 4 postazioni per la vaccinazione effettiva; organizzazione adeguata che ha permesso di ottenere certificazioni corrette già in partenza e che ha permesso di ridurre al minimo i tempi d’attesa nonostante il rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento.
Il 10 maggio 2021 è avvenuto un colloqui con il Presidente della Regione Nello Musumeci con il generale Francesco Figliolo (Commissario straordinario per l’attuazione delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19) riguardo le vaccinazioni da cui l’annunzio che “si inizierà con i centri al di sotto dei mille abitanti, ma contiamo di ampliare presto la platea” e proprio Montemaggiore è stato il primo piccolo comune siciliano con oltre 1.000 abitanti ad attuare una campagna vaccinale con questi numeri in un solo giorno. Ѐ d’obbligo sottolineare l’impegno e la professionalità del personale sanitario, il lavoro degli operai, la disponibilità dei vigili e dei volontari come lo spirito di servizio  degli amministratori che si sono spesi anche personalmente affinché tutto procedesse nel migliore dei modi già da giorni prima. Insomma, una giornata da ricordare, come quelle che abbiamo vissuto e fatto definire i medici e il personale sanitario nell’Italia del lockdown “eroi” tanto che ogni 20 febbraio, da quest’anno, la Giornata dei Camici Bianchi sarà una solennità civile nazionale. E non si può non tornare a quando è stato deciso in modo sollecito di effettuare i tamponi molecolari ai montemaggioresi e agli alunni delle scuole al momento dell’insorgere della prima ondata di contagi da Covid-19 che aveva iniziato a diffondersi nella popolazione nell’ottobre 2020, con il risultato di individuare i focolai di infezione e di contenerli per evitare conseguenze peggiori e più dolorose.
Con i vaccini somministrati  finora agli anziani dai medici di base, dall’ASP 6 di Palermo, con quelli ricevuti dai cittadini montemaggioresi recandosi negli Hub vaccinali o con gli Open Day e, appunto, quelli della campagna vaccinale del 10 giugno, Montemaggiore Belsito ha certamente raggiunto l’immunità, per difetto per il 70% della popolazione; immunità incompleta per mancanza di chi non ha voluto aderire alla vaccinazione, dei più giovani finora esclusi, e da chi non appartiene alla comunità in senso stretto. Ma come ha detto anche il micro biologo e accademico Andrea Crisanti non si può parlare, appunto, di completa e sostanziale immunità di gregge senza aver anche inserito tra i vaccinati anche la fascia di tutti i ragazzi e bambini, non solo fino i 12 anni, come sarebbe attualmente possibile vaccinare ma anche oltre. A Montemaggiore Belsito l’infanzia al disotto dei 14 anni d’età ammonta a circa il 10%.
Queste le parole del sindaco Mesi in proposito: «Grande adesione per la vaccinazione a Montemaggiore Belsito. Si è appena conclusa una giornata all’insegna della speranza e della voglia di riprendere pian piano la normalità. La campagna vaccinale ha riscosso un grande successo. Sono state somministrate circa 600 dosi di vaccino a tutte quelle fasce d’età per cui era previsto. E per arrivare a un tale risultato c’è stato un lavoro di preparazione lungo, articolato e puntiglioso che ha coinvolto tante persone. Ritengo, perciò, doveroso ringraziare il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, Dott.ssa Daniela Faraoni, per la grande professionalità ed altissimo profilo umano che ha sempre dimostrato, l’amico Massimo Dolce, il Colonnello Angelo Barna del Progetto EOS delle Forze Armate e il personale sanitario dell’Esercito Italiano, la dott.ssa Pusateri del Distretto Sanitario di Termini Imerese, la dott.ssa Sutera del Dipartimento di Prevenzione di Termini Imerese, ed il personale Medico ed Amministrativo sia del Distretto che del Dipartimento, i volontari dell’associazione di Protezione Civile “Rigenerha”, il Comandante Runfola e gli agenti del Corpo di Polizia Municipale, il personale comunale, il Presidente del Consiglio Comunale dott. Cosimo Gullo con i Consiglieri e gli Assessori. Un particolare ringraziamento per la sua costante vicinanza alla nostra comunità all’amico Totò Lentini. Un ultimo e grande ringraziamento va all’intera comunità di Montemaggiore per il grande senso di responsabilità, di ordine, di compostezza e, mi sia consentito, di entusiasmo con cui ha partecipato all’iniziativa. Grazie davvero, a tutti quanti».Santi Licata