Come combattere il tumore al colon: nuova scoperta dei ricercatori del Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” di Palermo

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“Il Governo Regionale innalza la qualità dell’offerta sanitaria attraverso la ricerca per adeguare la Sicilia alle realtà più avanzate d’Italia”.

Lo ha detto il Vicepresidente della Regione e assessore all’economia Gaetano Armao a conclusione dell’incontro con l’equipe di ricercatori del Laboratorio di Fisiopatologia Cellulare e Molecolare del Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” di Palermo guidata dal prof. Giorgio Stassi (nella foto) che ha condotto la ricerca su come combattere il tumore al colon.
Il prof. Stassi ha sottolineato che “finora, sono mancate strategie condivise per introdurre le innovazioni della genetica molecolare nella pratica clinica e questa scoperta, che ha messo assieme la ricerca traslazionale con quella clinica, permetterà nuove strategie impedire che il tumore si diffonda”.
Questa interessante scoperta è stata effettuata assieme al Professor Ruggero De Maria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Professor Gaspare Gulotta afferente al Dipartimento Dichirons del Policlinico di Palermo (diretto dalla Professoressa Giuseppina Campisi), i colleghi Matilde Todaro e Maria Rita Bongiorno del Dipartimento Promise e con il Professor Jan Paul Medema dell’Academic Medical Center di Amsterdam.
L’importante lavoro è stato condotto con il supporto scientifico dell’intero Dipartimento e il finanziamento della Fondazione AIRC Ricerca sul Cancro e di un Progetto Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2015- Linea Progettuale 6, Reti Oncologiche, Azione 6.2, dal titolo “Oncologia Molecolare: Biomarcatori Specifici per la Risposta alle Terapie di Precisione” finanziato dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana che ha segnato una svolta storica per l’introduzione nella pratica clinica di tecnologie innovative che consentiranno di definire con precisione e rapidità – e a basso costo – le alterazioni dei geni tumorali e curare meglio, tramite l’impiego di farmaci biologici, i pazienti oncologici.
Il prof. Livan Fratini (nella foto), Rettore Vicario e delegato alla ricerca e terza missione dell’Università di Palermo, dopo aver portato il saluto dell’accademia universitaria si è congratulato per i risultati raggiunti e per l’organizzazione di un laboratorio d’avanguardia rappresentato da un team di giovani ricercatori italiani e stranieri per lo più fatto da donne. “Il futuro è rosa”

Gaetano Armao

Il prof. Marcello Ciaccio, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, dopo avere portato il saluto della Scuola ed avere ringraziato il vicepresidente Armao, si è congratulato con il collega Stassi per avere organizzato un laboratorio di eccellenza con strumentazioni di ultimissima generazione che hanno consentito di raggiungere risultati importanti nella comprensione dei meccanismi patogenetici di alcune neoplasie, in particolare nel Carcinoma del Colon-Retto. Esempio di Medicina Traslazionale che permette di applicare al Paziente malato quanto scoperto con la ricerca di base a livello genico-molecolare.
Il Presidente Ciaccio, inoltre, ha ricordato che il Laboratorio del Prof. Stassi è una delle numerose strutture esistenti al Policlinico Universitario di eccellenza, come testimoniato da una recente ricerca di una importante rivista scientifica “Plos Biology” che ha selezionato ben 21 Docenti/Ricercatori della Scuola di Medicina che nel 2019 hanno dato un alto contributo alla ricerca biomedica di livello internazionale.
Per poter fare ricerca ed offrire all’utenza un servizio di alto livello – ha concluso – è necessaria una sinergia di progetti tra Scuola di Medicina ed Istituzioni, prima fra tutte la Regione Sicilia.
La Prof.ssa Giuseppina Campisi, che dirige il Dichirons plaude alle attività svolte e agli importanti risultati conseguiti. “Questo tipo di tumore rappresenta la seconda causa di morte per cancro nei paesi Occidentali e si era ancora lontani dalla comprensione completa del meccanismo alla base delle metastasi tumorali. I ricercatori del Dichirons del gruppo del prof Giorgio Stassi assieme a quello dei Professori Antonio Russo e Gaspare Gulotta hanno scoperto per primi l’esistenza delle cellule staminali del tumore del colon alcuni anni fa e hanno continuato a studiarle per capire i loro punti deboli. Ora sono riusciti a trovare come attaccarle. Il nostro Dipartimento si avvale di tecnologie all’avanguardia per lo studio dei tumori. Questo è anche avvalorato dal recente riconoscimento della U.O.C. coordinata dal Prof. Russo come responsabile della sede di Palermo per lo “Studio di fattibilità per la diagnosi genomica congiunta di rischio genetico e di sensibilità ai nuovi farmaci nelle neoplasie della mammella, ovaio e colon-retto” che Alleanza Contro il Cancro sta conducendo. Sappiamo bene che l’integrazione delle figure professionali e di tutte le realtà di ricerca presenti nel nostro Dipartimento sono la nostra forza anche in campo internazionale”.
Un messaggio è pervenuto dall’Ing. Alessandro Caltagirone, commissario straordinario AUOP “Paolo Giaccone” che non ha potuto prendere parte personalmente all’incontro per un impegno istituzionale, fuori provincia, con il Governatore Nello Musumeci.
“So che oggi viene celebrato un risultato importante sul piano delle ricerca contro il cancro e sono lieto che la nostra azienda policlinico possa contribuire in modo così fattivo al raggiungimento di obiettivi importanti per la salute delle persone. Obiettivi che di certo contribuiscono ad alimentare la fiducia nella ricerca scientifica; è un processo virtuoso che incrementa anche la speranza. Sono certo che quello di oggi sarà uno dei molti traguardi raggiungibili e sono sicuro che segnerà una svolta per l’introduzione di nuove tecniche innovative da poter applicare nella pratica clinica di ogni giorno”.
Si è congratulata con i ricercatori che hanno portato alla luce diversi eventi molecolari che innalzeranno la qualità dell’offerta sanitaria per i pazienti oncologici la presidente della Commissione Sanità all’ARS Margherita La Rocca Ruvolo. “Avrei voluto partecipare anche per rendermi conto personalmente di quello che è stato fatto, questa volta non è stato possibile, ma sono certa non mancheranno altre occasioni di confronto. Resto a disposizione dei ricercatori, dei docenti e dei medici presenti a questo incontro per ogni eventuale approfondimento o criticità da segnalare in commissione Salute all’Ars e auguro a tutti vuoi buona giornata e buon lavoro”.