Impegnate nella lotta contro il coronavirus, sono volontarie e anche mamme

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Volontaria e Capo Gruppo Palermo del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta)

Che sia o meno la prima parola che tutti noi impariamo da piccoli o da più grandi poco importa, perché il legame tra madre e figli è indissolubile.

Essere mamma implica tante rinunce e sacrifici ma le soddisfazioni sono molte di più ed è vero il modo di dire che: “le mamme possono fare tutto”, non solo possono fare tutto ma riescono a farlo. Oggi, in questo particolare momento di emergenza sanitaria che ci vede tutti coinvolti, sono tante le mamme che lavorano o sono volontarie in prima fila contro la lotta al COVID-19. In tutto lo stivale, tante volontarie del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) sono impegnate in prima linea e come delle equilibriste non sono mai cadute ma sono riuscite a dividersi e rimanere in perfetto equilibrio tra famiglia e chi soffre. Non è difficile trovarle nei drive-in dei tamponi sotto la pioggia, sotto il sole o dentro gli hub vaccinali a contatto con chiunque o ancora negli ospedali e in tutti quei luoghi dove la sofferenza è tanta e si tocca con mano. Alcune di esse, se non attraverso uno smartphone, non hanno potuto vedere neanche i propri figli per rimanere in quarantena dopo aver prestato il loro servizio ai meno fortunati, ai senza tetto, di giorno, di notte insomma sono instancabili. Ma oggi è la festa di tutte le mamme, se siano naturali, adottive, in vita o meno, la mamma rimarrà sempre la cosa più bella che un figlio possa avere, un dono di Dio da custodire e proteggere per sempre.
Giovanni Azzara