Papa Francesco torna ad affacciarsi su Piazza San Pietro: “Grazie a Dio possiamo ritrovarci di nuovo in questa piazza per l’appuntamento domenicale “

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Foto: SIR

Una giornata importante quella di oggi per Papa Francesco il quale dopo diverse settimane segnate dalle chiusure relative all’emergenza sanitaria in corso,

è ritornato a celebrare il Regina Coeli affacciato dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano con i fedeli e i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Il Santo Padre non ha mai perso il suo smalto anche se il suo volto sembra adesso segnato da tutti questi eventi tragici che questa pandemia sta causando, mietendo vite umane in tutto il pianeta. Durante il discorso il Pontefice si è soffermato su tre verbi: guardaretoccare e mangiare, verbi che riflettono in un certo senso la vita personale e comunitaria, tre azioni che possono dare la gioia di un vero incontro. “Guardare – dice Papa Francesco – è un primo passo contro l’indifferenza, contro la tentazione di girare la faccia da un’altra parte, davanti alle difficoltà e alle sofferenze degli altri; Toccare – continua – invitando i discepoli a toccarlo, per constatare che non è un fantasma – toccatemi! –, Gesù indica a loro e a noi che la relazione con Lui e con i nostri fratelli non può rimanere “a distanza”, non esiste un cristianesimo a distanza, non esiste un cristianesimo soltanto sul piano dello sguardo e infine Mangiare che esprime bene – conclude – la nostra umanità nella sua più naturale indigenza, cioè il nostro bisogno di nutrirci per vivere. Ma il mangiare, quando lo facciamo insieme, in famiglia o tra amici, diventa pure espressione di amore, espressione di comunione, di festa, mangiare insieme il corpo di Cristo: questo è il centro della vita cristiana”. Al termine del Regina Coeli, Papa Francesco non ha nascosto la sua felicità nel potersi affacciare dalla finestra del Palazzo Apostolico per parlare ai fedeli, alle sue amate persone che lo attendevano fuori in Piazza San Pietro, purtroppo non gremita come le altre volte ma speranzosa di riabbracciare tutti i suoi figli che arrivano da tutte le parti del mondo. 
Giovanni Azzara