Le 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù Madonie da ricordare nel 2020 secondo Esperonews

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Come è ormai tradizione Esperonews, ogni fine anno, segnala 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù, Madonie che, secondo il giornale on line, si sono distinte per la loro attività e l’impegno di ogni giorno e pertanto possono essere in qualche modo rappresentative, in positivo, del 2020 appena trascorso.

Un anno particolare e per certi aspetti tragico quello che si va a concludere, dove siamo stati costretti ad affrontare un nemico invisibile e terribile, a confrontarci con una situazione imprevista e imprevedibile. Condizioni che ci hanno imposto, non solo di rimanere a casa, ma anche evitare il contatto con altri, comprese le persone più care. Una mascherina, che fino a poco tempo fa nell’immaginario collettivo era segno rappresentativo del carnevale e sinonimo di allegria, è diventato il simbolo di uno stato di pericolo e inseparabile accessorio del nostro abbigliamento giornaliero.
Abbiamo preso confidenza con termini come “Lockdown”, “distanziamento”, ma soprattutto  abbiamo visto con dolore spazzate via da un virus invisibile, familiari, amici, conoscenti.
E sono questi  drammatici 365 giorni che non possiamo omettere di far rivivere anche in questo articolo.
Infatti la scelta sulle donne da ricordare quest’anno risente moltissimo del momento che abbiamo attraversato, e in un certo qual modo continuiamo a vivere. Abbiamo cercato soprattutto di segnalare persone che si sono trovate in prima fila a combattere la pandemia, in modo particolare negli ospedali del comprensorio, quelli di Termini Imerese, Cefalù, Petralia Sottana. Attraverso loro vogliamo anche dire il nostro grazie a tutti coloro che ancora oggi danno il proprio contributo nei tre nosocomi alle persone colpite dal coronavirus.
E poi le donne che sono state attivissime, soprattutto durante il lockdawn, per tentare di alleviare in vario modo le sofferenze e le difficoltà che l’isolamento ha comportato.
Con le loro brevi storie vogliamo raccontare la grande solidarietà di questa terra che sa ritrovare un senso di appartenenza nei momenti di maggiore difficoltà.
Ma non vogliamo dimenticare tutto il resto dell’universo femminile protagonista nel territorio, nonostante la difficoltà del momento che ha costretto tutti a ridimensionare il lavoro e la propria attività. Donne impegnate a livello sociale, culturale, imprenditoriale: è la parte migliore, se vogliamo, dell’altra metà del cielo di questo comprensorio: il piccolo universo della parte orientale della provincia di Palermo nel quale si muove il giornale Esperonews.
Come scriviamo ogni anno, vogliamo raccontare, attraverso delle brevi storie, il volto più bello e partecipe del territorio di Termini Imerese, Cefalù, Madonie, poichè siamo convinti che tale realtà oltre ad essere quella più vera, rappresenta il futuro, non solo auspicabile, ma anche possibile. Raccontare il lavoro di chi parla un linguaggio positivo e di fiducia sul futuro riteniamo sia un segno di ottimismo.
Grazie a queste 15 donne che continuano ad avere, nonostante le tante difficoltà, come punto di riferimento gli stessi luoghi dove abitiamo, e che ci permettono, anche per un solo giorno, di essere fieri di vivere in questa bellissima terra. Ma soprattutto di lanciare un messaggio di speranza per il futuro, per l’anno che arriva dove inizia ad intravedere una luce alla fine del tunnel. E se ne usciremo sarà grazie ai tanti che non si sono arresi alla difficoltà ma hanno contribuito con il loro impegno quotidiano a sentirsi parte di un territorio e di una comunità, ad affermare con caparbietà che la solidarietà e il servizio agli altri non sono solo parole vuote o prive di senso. E di tutto ciò sono anche testimoni le storie delle 15 donne che abbiamo deciso di raccontare quest’anno.
A tutti i nostri lettori gli auguri per un sereno e felice 2021.
Alfonso Lo Cascio


Maria Andriolo
E’ la responsabile del laboratorio di biologia molecolare della Fondazione Giglio di Cefalù. Alla dottoressa Andriolo va riconosciuta la capacità e il merito di aver saputo attivare, in pochissimo tempo e nel pieno della pandemia, il laboratorio Covid-19 dell’ospedale di Cefalù. 
Un laboratorio che ha consentito di monitorare costantemente l’andamento della pandemia nel territorio e di individuare sul nascere eventuali focolai all’interno del nosocomio garantendo uno screening costante su tutto il personale. In pochi mesi il laboratorio di biologia molecolare ha eseguito oltre 15 mila tamponi molecolari. 
Maria Andriolo, laurea a Palermo in scienze biologiche e specializzazione in biochimica clinica ha maturato diverse esperienze sia all’estero che in Italia. Post laurea il suo percorso professionale è iniziato all’Ecole Normale Superiure di Lione, proseguito al CNR nel dipartimento di farmacologia dell’università degli studi di Milano, quindi presso il laboratorio di immunologia dell’Università di Malaga. E’ stata responsabile del laboratorio di immuno – allergologia all’IRCS Oasi Maria SS di Troina dal 1999 al 2006 per poi approdare al Giglio di Cefalù al laboratorio di patologia clinica e microbiologia. Da aprile 2020 ha costituito, su input del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, il laboratorio di biologia molecolare, divenendone la responsabile. 
Con la sorella gemella Elena, primario di chirurgia pediatrica in Francia, condivide la passione per la medicina.


Anna Maria Cangelosi
Vive a Castelbuono dove è nata. Biologa di formazione, insegna Scienze nella scuola secondaria di II grado e ha impostato la sua professione sulla formazione dei giovani attraverso l’abito mentale della scienza. Anna Maria Cangelosi persegue tali obiettivi con passione cercando di motivare quotidianamente i suoi studenti. L’impegno nell’aggiornamento continuo le ha consentito di accedere a progetti e metodologie di livello internazionale. Negli anni ha sempre curato attività integrative all’insegnamento come concorsi, gare, formazione, raggiungendo con gli studenti significativi risultati: primo Premio nazionale per le Scienze astronomiche “Giovan Battista Hodierna” – 2014 di Roccapalumba, vincitori nelle edizioni 2014 e 2016 al concorso “Lo studente ricercatore” indetto dall’IFOM – Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano, vincitori all’edizione 2015-16 delle Olimpiadi di Scienze Naturali ANISN – sezione Scienze della Terra, finalisti al concorso nazionale Mad for Science 2019 e 2020, Premio Ambiente 2020 al concorso Mad for Scienze con un progetto che sviluppa metodi di depurazione delle acque reflue. Da anni è socio dell’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali con cui collabora attivamente nell’organizzazione di percorsi formativi e di eventi divulgativi. La divulgazione scientifica è un’altra attività in cui Anna Maria Cangelosi si spende da anni attraverso la collaborazione con diversi enti istituzionali. Dal 2012 è presidente di CastelbuonoScienza. Elemento qualificante e innovativo dell’associazione è la diffusione del concetto di turismo culturale attraverso cui qualificare l’offerta economica ed eno-gastronomica del nostro territorio, portando la Scienza fuori dai luoghi istituzionali per avvicinarla ai cittadini e fondare la crescita delle comunità sul patrimonio scientifico e culturale.


Anna Rita Catalano
Da diversi anni impegnata nel sociale, svolge attività di volontariato anche nei santuari mariani, portando assistenza alle persone disabili, come in Campania nel Santuario della Madonna di Pompei. Dallo scorso gennaio 2020 è stata nominata Capo Gruppo Palermo del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), corpo appartenente all’omonimo Ordine che dalla sua fondazione nel 1113 ad oggi, porta assistenza alle persone bisognose attraverso le sue attività mediche, sociali e umanitari.  Nella sua qualità di Capo Gruppo, durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, ha operato anche nel comprensorio, in particolare a Termini Imerese, Sciara e Caccamo. Tra le varie attività, da segnalare quella legata al supporto psicologico alla popolazione, per far fronte ai disagi causati proprio dal lockdown. A Termini Imerese durante la prima fase di emergenza sanitaria, i volontari da lei coordinati, hanno prestato supporto alla popolazione portando medicinali e spesa alle famiglie che necessitavano di questi beni, poi ancora il dono di un fiore ed un messaggio di speranza alle donne impegnate in prima fila nella lotta al virus durante la Giornata Internazionale della Donna. Attualmente i volontari continuano le loro attività a Termini Imerese dove svolgono servizio nella Parrocchia San Nicola di Bari per il contingentamento delle persone e dove è stato attivato anche un supporto agli indigenti che necessitano di beni di prima necessità o soltanto una parola di conforto. Dall’entrata in vigore della ordinanza regionale sul controllo degli accessi in Sicilia, Anna Rita ed i volontari del Gruppo CISOM sono stati attivati anche per il servizio di supporto ai sanitari dell’ASP al porto, per effettuare tamponi e poi ancora volontari attivi presso il COC (Centro Operativo Comunale) di Termini Imerese.


Francesca Rita Cerami
È orgogliosa delle sue origini, San Giovanni, un piccolo borgo dell’entroterra delle Madonie in territorio di Petralia Soprana, dove ancora ci si può immergere in una atmosfera conviviale e godere dei paesaggi mozzafiato della campagna siciliana, avamposto di valori, ideali e civiltà mediterranee. Ha svolto nel territorio delle Madonie interventi di educazione ai corretti stili di vita organizzando laboratori sensoriali nelle scuole di ogni ordine e grado. All’interno del GAL ISC Madonie ha gestito azioni di animazione territoriale per l’accesso ai fondi di finanziamento supportando i giovani nei percorsi di auto-impresa. E’ responsabile del “Centro Stella” di Bompietro, uno dei cinque sportelli territoriali di consulenza. Ha creato per le aziende madonite eventi di promozione, a valenza regionale, tra cui la “V Fiera della Biodiversità Alimentare: il cibo dei Parchi” e Bio in Sicily 2020. Nominata dalla Fijet (Federazione italiana giornalisti per il turismo) referente per il territorio madonita, lo ha rappresentato all’interno delle sue pubblicazioni. Attraverso la sua attività di progettazione, ha coinvolto attivamente le diverse realtà pubbliche e private del comprensorio madonita, promuovendo alcuni prodotti e servizi di eccellenza del comprensorio. L’amore per la sua terra d’origine, congiuntamente alle sue capacità relazionali ed al suo spirito collaborativo hanno regalato alle Madonie un palcoscenico della biodiversità culturale, alimentare ed ecosistemica all’interno del B&B esperienziale, Ballarooms. Presidente di Eupsiche (associazione no profit per la promozione del benessere fisico, psichico e sociale degli individui) e Direttrice dell’Idimd (Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo) ha ideato e realizzato un modello di intervento che mette a sistema il benessere, la salute e lo sviluppo integrato del territorio.


Anna Maria Chiara
E’ la vincitrice morale delle ultime elezioni comunali che si sono svolte a Termini Imerese nell’ottobre scorso. E’ stata la prima degli eletti tra i candidati di tutti partiti. Ha raccolto 537 voti, da sola, senza accordi con nessuno e senza nessun “accoppiamento”, che falsa spesso il risultato delle consultazioni. Ha battuto medici, avvocati, ex assessori. Un consenso che nasce dal lavoro quotidiano a contatto con la parte più povera ed emarginata della città. Anna Chiara, come la chiamano tutti, è nata a Termini Imerese. Indubbiamente è la donna che interpreta neglio di tutti il sentire dei quartieri popolari. Sempre in giro, sin dalle prime ore dell’alba fino a tarda sera, per non far mancare la sua vicinanza ed il suo sostegno a chiunque la chiami e le chieda aiuto. Un impegno nato quasi per caso. Una sera d’estate un bambino di pochi anni al Belvedere era in lacrime per via delle scarpe rotte. E’ tornata a casa, ha recuperato un paio di scarpe del figlio Vincenzo e glieli ha donate. Da quel momento ha iniziato a raccogliere capi di abbigliamento, calzature ed accessori da consegnare ai più bisognosi. Dapprima li distribuiva all’istante o li teneva per qualche giorno in macchina, giusto il tempo di individuare il beneficiato: la raccolta e la consegna avveniva in una panchina del Belvedere. Poi ha deciso di mettere a disposizione uno spazio fisico: un piccolo centro dove poter consegnare per poi ridistribuirli sulla base dei bisogni. E’ nata così l’Associazione “Amici di Via Navarra”, non solo un centro per il riutilizzo degli indumenti dismessi, ma anche un luogo per il reintegro nella vita quotidiana di quanti sono stati condannati all’esecuzione di misure alternative, come i lavori di pubblica utilità. Oggi l’Associazione ha più di 1000 iscritti. Nell’Assemblea comunale Anna Chiara presiede la 4ª commissione consiliare, competente in materia di politiche sociali, ambiente, istruzione e sport.


Liboria Di Baudo
Assistente sociale laureata in Scienza del Servizio Sociale, motivata da un forte impegno sociale con specializzazione per le tossicodipendenze e la disabilità,  inizia la sua attività presso il Servizio di salute mentale di Trapani. Successivamente si occupa di riabilitazione, formazione e inserimento sociale di giovani con disagio psichico presso il CAS di Bagheria e, successivamte di formazione di operatori sociali.  Nel 1988 si candida e viene eletta  consigliere comunale a Valledolmo, paese dove era nata nel 1959. Nel 1993, nelle prime elezioni dopo “mani pulite”, diventa Assessore ai servizi sociali e vicesindaco di una lista civica che rappresenta una vera novità  per quei  tempi. Contribuisce in maniera sostanziale  all’istituzione dei  servizi sociali previsti dalla Legge Regionale 22 del 1986 fino ad allora non applicata, all’apertura di un Centro Sociale per l’integrazione dei portatori di Handicap, all’organizzazione, a cura del Comune, dei viaggi per gli anziani che diede a molti cittadini di Valledolmo la possibilità di visitare per la prima, e spesso unica, volta  le più belle città d’Italia: Roma, Firenze, Venezia, Genova, Padova, all’integrazione lavorativa delle donne, all’accoglienza dei bambini bosniaci di Mostar, in difficoltà  per la guerra civile della ex Jugoslavia, e all’affidamento a famiglie valledolmesi per il periodo natalizio. Riveste anche, per un breve periodo , la carica di Assessore ai servizi sociali della Provincia  Regionale di Palermo. Dopo l’esperienza amministrativa l’attività di Liboria Di Baudo continua nel volontariato con la l’associazione “Idea e Azione”, ispirata  al Bene Comune  nel  presupposto  che  se un’azione politica costruttiva, benefica ed efficace è impossibile se non è ispirata dai principi Universali di  Amore, Giustizia, Bellezza, questi principi si riducono a  mera enunciazione se non sono seguite da azioni reali e concrete, anche se imperfette.


Gaetana Di Marco
Conosciuta come Tania, ha 34 anni e vive ad Alia. Da sempre impegnata nel sociale, da ragazza si è occupata dei bambini e dei giovani attraverso l’Azione Cattolica di cui è stata responsabile per tanti anni al Duomo di Alia, è stata anche come segretaria/barelliera e centralinista alla Protezione Civile di Alia; dal 2016 si è altamente distinta per il suo ruolo come prima Presidente del Comitato Pendolari Palermo-Agrigento (unica donna con questo ruolo in Sicilia). Apprezzata dai Pendolari ma anche dai dirigenti Trenitalia, RFI e Assessorato ai trasporti, ha sempre operato con grinta e spirito di collaborazione. A lei si devono tutte le migliorie nella tratta ferroviaria, nonché la risoluzione nel 2020 al problema del sovraffollamento. Durante la pandemia ha chiesto la modifica degli orari dei treni per la sua tratta così da agevolare gli operatori sanitari e di protezione civile. Ha anche ottenuto la modifica del DPCM regionale da parte del Presidente Musumeci che ha permesso ai pendolari di viaggiare in sicurezza sul treno durante questo periodo di Covid-19.
Imprenditrice, da un decennio è Presidente della Control System Soc. Coop., azienda che si occupa di impiantistica e programmazione dei sistemi domotici in tutta la Sicilia.
Da due anni è assessore alle Politiche sociali al Comune di Alia, durante questa emergenza Covid-19 è stata in prima linea occupandosi delle famiglie in difficoltà e aggiornando tutti i giorni i cittadini sulla situazione nazionale, regionale e locale.


Maria Elena Greggi
Nasce a Chivasso in provincia di Torino il 25 giugno 1971 ma cresce a Petralia Sottana, dove si diploma all’istituto Magistrale e successivamente consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia e la Specializzazione in Geriatria presso l’università degli studi di Palermo, effettuando delle ricerche sui centenari della Sicilia e in particolare delle Madonie. Lavora presso il Reparto Geriatria dell’ospedale di Corleone, poi come Geriatra all’ospedale di Santhiá, in provincia di Vervelli e nel reparto Alzheimer del Presidio Ospedaliero Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese in provincia di Torino, centro di riferimento per la demenza, dove si occupa di ricerca e sperimentazione di un nuovo farmaco per la Malattia di Alzheimer. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni scientifiche. Torna in Sicilia a lavorare presso il reparto di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento. Nel 2007, trasferita presso l’ospedale Madonna SS dell’alto di Petralia Sottana, presta servizio  in Reparto Medicina e soprattutto in Pronto Soccorso. Da Novembre con l’apertura della Medicina Covid all’ospedale di Petralia  Sottana viene assegnata a questo reparto dove tuttora lavora. E’ stata chiamata con i colleghi ad affrontare le difficoltà di in un reparto creato ex novo, in cui il lavoro è iniziato ancor prima che se ne ultimasse l’organizzazione, con condizioni lavorative completamente nuove in cui la tuta, i guanti, le visiere appannate, le mascherine, rendono difficile svolgere anche le mansioni più semplici impedendo quasi di guardare bene negli occhi non solo i colleghi, ma anche i pazienti che si trovano sofferenti, isolati e disorientati e che non possono ricevere un sorriso né dai loro cari né da personale sanitario. Ciononostante l’impegno e la perseveranza sono sempre al massimo, e la gioia di un paziente dimesso spinge turno dopo turno a continuare con ancora maggiori impegno il proprio lavoro.


Loredana Lo Nero
Vive a Termini Imerese. Nel ‘94 si laurea all’accademia di belle Arti di Palermo ed inizia ad insegnare storia dell’arte in diverse scuole, apre uno studio artistico e le sue produzioni vengono subito apprezzate dagli addetti ai lavori; espone in diverse mostre nazionali ed internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti. Riceve ordinazioni delle sue opere in negozi e gallerie d’arte e da collezionisti da tutta Italia, Europa e in America. Nel 2016 espone ai grandi magazzini Harrods di Londra una linea ispirata alle decorazioni del carretto siciliano. Da vent’anni è Direttore artistico e Presidente della cooperativa Sociale “Cantiere delle idee”. Una delle sue scommesse è l’inclusione sociale attraverso l’esperienza artistica. Un obiettivo raggiunto tanto che nel 2015 i ragazzi del centro socio educativo allestiranno il presepe al Campidoglio, con l’encomio del primo cittadino di Roma. Ha promosso nel territorio la creazione di diverse associazioni di promozione giovani (giovani nell’arte),  promozione della cultura e dell’arte (teatro senza confini), di genitori (l’arte di crescere), ha realizzato cooperative imprenditoriali per giovani. La sua  direzione artistica ha prodotto diverse istallazioni artistiche natalizie nelle piazze più famose d’Italia (quale piazza del Popolo a Roma, Urbino e l’arena di Verona , il Campidoglio ecc..) e nei siti più suggestivi della Sicilia (quali Montalbano Elicona, Palermo, Cefalù, Capo d’Orlando, Messina ecc.). Presente nell’attuale direttivo Rotary l’artista ha realizzato progetti di sevizi per la sensibilizzazione e la prevenzione dei tumori al seno, per la promozione del territorio, contro la violenza alle donne e per la promozione della cultura. Recentemente è stata chiamata dal famoso mecenate d’arte Antonio Presti, per partecipare al Rito Della Luce, manifestazione artistica Internazionale e quest’anno ha realizzato il Murale più alto di Sicilia a nel comune Floresta, in provincia di Messina.


Maria Carmela Matita
Nata il 29 settembre 1963 a Termini Imerese, laureata in Medicina e chirurgia presso l’università di Palermo, specialista in Medicina interna. Durante il percosso formativo e lavorativo ha approfondito in particolare le conoscenze e le competenze in  Pneumologia e Diabetologia, ha frequentato il reparto di fisiopatologia  respiratoria del Policlinico Gemelli di Roma, ha lavorato presso il reparto di diabetologia del Ospedale  di Partinico. Dal 2001 lavora presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina dell’Ospedale S. Cimino di Termini Imerese come Dirigente Medico. Dal 2018 ricopre l’incarico di Direttore  facente funzione dell’ Unità Operativa Complessa dell’Ospedale di Termini Imerese. Dal Novembre 2020 è responsabile del reparto di Medicina Covid,  gestisce la drammaticità del momento con serenità e determinazione, professionalità e umanità, motivando ed incoraggiando il personale  sanitario  e le persone ammalate, facendo sentire loro vicinanza e comprensione. Sin dall’inizio ha instituito un nucleo operativo per le comunicazioni con le famiglie per alleviare la sofferenza del distacco dai propri cari e tenerli aggiornati sulle loro condizioni di salute. Maria Carmela Matita ha anche partecipato a varie publicazioni tra cui: Il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa delle 24 ore in una popolazione di diabetic di tipo 2: correlazioni del  comportamento non Dipper con le complicanze micro e macrovascolari. Atti XIII congresso nazionale AMD Maggio 2001. Nell’anno 2015 ha preso parte, in qualità di Discussant/ co-autore al tavolo regionale relativo al progetto editoriale “Da Start alla Real Life”. Nell’Ottobre 2017  è stata responsabile scientifico e docente  nel corso “Dalla Patologia Polmonare All’insufficienza respiratoria”. È componente del MIEAC (movimento di impegno educativo di azione cattolica), per la promozione umana e sociale attraverso l’impegno educativo.


Laura Pollicino
Vive a Cefalù ma lavora a Termini Imerese e in tutto il comprensorio delle Madonie. Laureata in Scienze Ambientali, dopo essersi specializzata ed aver svolto alcune esperienze in Italia e all’estero, è tornata per crearsi un futuro come libero professionista nei luoghi che ama e si spende per incentivare i giovani a restare e ad investire su sé stessi e sul proprio territorio. Da dieci anni si occupa di progettazione nel settore sociale attraverso la redazione di progetti di Servizio Civile e la formazione degli operatori volontari  in forze presso diversi Comuni ed organizzazioni private della Provincia di Palermo, ma è impegnata altresì in progettazioni su temi culturali, ambientali e giovanili per la realizzazione di diversi programmi di imprenditoria giovanile e inclusione sociale sul territorio madonita. Il contributo si estrinseca anche attraverso l’impegno profuso quale animatore del GAL ISC Madonie, grazie al quale promuove le opportunità di sviluppo presenti supportando la creazione di nuove imprese giovanili e la crescita di quelle già esistenti. Dall’anno scorso è responsabile del Centro Stella di Alia, lo sportello territoriale che comprende i Comuni di Alia, Aliminusa, Caccamo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara e Termini Imerese. Da tre anni è diventata guida ambientale escursionistica associata AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche). Accompagna turisti, visitatori ed escursionisti italiani e stranieri di tutte le età alla scoperta del Parco delle Madonie raccontando loro le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali del territorio a cui è profondamente legata e che si impegna a difendere realizzando attività di educazione ambientale, di informazione e di sensibilizzazione verso temi quali la protezione e la salvaguardia della natura e dell’ambiente.


Maria Pia Scancarello
37 anni di origini madonita in particolare di Geraci Siculo. Durante il primo lockdown, insieme ad una amica con cui aveva condiviso la stessa patologia, il tumore al seno, ha deciso di fare qualcosa. Voleva mettere la propria esperienza e testimonianza al servizio di altre donne. Così ha ideato un progetto di promozione della prevenzione del tumore al seno. Portato avanti con un’associazione di cui fa parte insieme alla sua amica, il Consultorio dei diritti MIF, e realizzato insieme diverse iniziative. La prima è stata un seminario smart sulla prevenzione del tumore al seno, in cui sono stati coinvolti esperti dell’ambito medico sanitario: un senologo, un nutrizionista è una psicologa. Adesso sono impegnati in una raccolta fondi per la creazione di uno sportello di aiuto e ascolto per tutte le donne che si trovano ad affrontare questa problematica. In occasione del Natale sempre nell’ambito del medesimo progetto hanno deciso di effettuare delle foto, scatti realizzati da una fotografa componente dell’associazione che sono stati raccolti in un calendario, i cui proventi andranno a favore della causa. In questo sito tutti i contributi al progetto che si chiama “La prevenzione al centro” https://www.consultoriodeidirittimif.it/
Dal punto di vista professioanale dopo aver lavorato per 10 anni nel settore della comunicazione e degli eventi ha deciso di scommettere su di se e sulla sua terra e ha creato una propria azienda che si chiama Mapi. Eventi e comunicazione, per provare a fare rete tra tutti gli operatori del settore congressuale e far ripartire e rinascere l’economia della regione.


Silvia Scerrino
Dopo aver trascorso metà della sua vita a Palermo, dove è nata, si è laureata in architettura, ha organizzato 20 rassegne cinematografiche, 2 festival del cinema internazionali, diretto o prodotto 10 documentari, organizzato 6 lungometraggi, allestito 4 mostre d’arte con l’Università degli Studi di Palermo, organizzato una dozzina di convegni dal cinema al barocco in Sicilia, fondata una casa editrice, progettato il restauro di un paio di chiese a Siracusa e Sambuca di Sicilia, il Piano Paesistico della Provincia di Ragusa e dell’Ambito 3 della Provincia di Trapani, elaborato il restauro del Cinema Marconi di San Cataldo e il recupero della ex Caserma Giorgi di Asti, progettata e realizzata una scuola femminile in Tanzania, Silvia Scerrino ha sentito l’irresistibile richiamo delle radici paterne che le hanno dolcemente ma decisamente consigliato di trasferirsi definitivamente, e felicemente, a Castelbuono. Qui, oltre che ad imparare giorno dopo giorno l’infinita ricchezza umana delle comunità madonite, si occupa anche del Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, quale vicepresidente, dell’ATS Castelli di Sicilia, in qualità di coordinatrice, dell’ITS Madonie – Tecnologie e Sistemi Agroalimentari, svolge attività di animazione sociale con il soggetto collettivo “Donna Sapiens”, cura la comunicazione del movimento politico attualmente alla guida dell’amministrazione comunale. Nel frattempo prosegue la propria attività professionale di architetto, progettando il recupero di Palazzo Livoti a Mazzarrà Sant’Andrea, la valorizzazione funzionale del Parco Forza di Ispica, e le opere di riqualificazione dell’Area Archeologica della Neapolis di Siracusa, prosegue inoltre la propria collaborazione progettuale e di redazione con la startup tecnologica 01 srl con cui realizza progetti di innovazione digitale, oltre a elaborare e curare il sito di @commerce del Consorzio Produttori Madoniti.


Antonella Rosalba Scicolone
Nata a Cefalù in cui abita attualmente, si diploma nel periodo in cui il padre, malato di cancro, morirà dopo qualche mese. Decide di continuare l’attività del genitore, pioniere nella vendita di auto a Cefalù e Madonie e concessionario auto Simca/Talbot con i contatti diretti con la casa madre. Nel 1981 avviene la trasformazione da Talbot a Peugeot e continua l’attività con il fratello più giovane di lei di quattro anni, ottenendo numerosi riconoscimenti: erano i concessionari più giovani d’Italia ed i più premiati. Nel 2008. Quando muore il fratello della stessa malattia del padre, decide di chiudere il rapporto con Peugeot e da vita alla Fondazione Scicolone di cui assume la presidenza. Attraverso la nuova istituzione privata consegna borse di studio a studenti, buoni spesa a persone bisognose, realizza eventi sportivi come il “Rally Ronde Scicolone”, la manifestazione cinematografica “Cefalu’ film festival Pino Scicolone”, per ricordare la figura del padre, e cura la manutenzione di alcune chiese per salvaguardarle dal degrado. Quest’anno attraverso la Fondazione nel periodo della pandemia ha donato alla Caritas della Diocesi di Cefalù, mascherine e vestiario nuovo per bambini. A febbraio 2020 ha consegnato una borsa di studio nell’istituto Paritario Scicolone, intestato alla sua famiglia. Attualmente è anche presidente del Rotary club Cefalù Madonie e ha organizzato presentazioni di libri e conferenze on line mirate alla salvaguardia della salute. Ha devoluto attraverso il club 4 mila euro alla Casa di accoglienza Maria SS di Gibilmanna per dei lavori nella struttura ed a fine anno dei buoni spesa. Ha donato dei terreni al comune di Cefalù e a quello di Lascari per progetti ad uso sociale e l’amministrazione di quest’ultimo gli ha conferito la Cittadinanza onoraria ed intitolata una strada in memoria del padre. Attualmente è anche segretaria dell’associazione BCsicilia e della confraternita SS Sacramento di Lascari, e inoltre socia onoraria di alcune associazioni del circondario. 


Stefania Sperandeo
Nata nel 1965 a Palermo è residente a Castelbuono. Educatrice professionale laureata in Scienze dell’educazione e della formazione, svolge da anni la sua professione presso la comunità alloggio per minori “Aquilone” di Castelbuono, gestita dalla cooperativa sociale “Aquilone”, che fino al 2017 ha ospitato minori non accompagnati ed in seguito minori con problematiche afferenti all’area del disturbo psico-sociale. Di indole poliedrica, Stefania, che è vissuta molti anni a Palermo, inizia il proprio percorso artistico come attrice di prosa. Per Rai Tre, nel 2009,  ha preso parte alla fiction “Agrodolce” nel ruolo di Angela Agnello. Al suo attivo ha un’esperienza trentennale nell’ambito del teatro educativo e sociale.
Da quando è tornata a vivere a Castelbuono ha scelto di indirizzare la propria azione pubblica di tipo sociale sull’arteteatroterapia/teatro creativo. E’ infatti arteteatroterapista, con formazione acquisita presso l’Accademia di Artiterapie Espressive di Roma, ruolo che la vede da diversi anni conduttrice di laboratori teatrali e tecniche espressive per privati (bambini ed adolescenti), in scuole pubbliche ed in strutture socio-assistenziali. I laboratori teatrali l’hanno vista animatrice in diversi comuni della provincia di Palermo, in primis Castelbuono, tutti conclusi con performances allestite in contesti vari, in stretta relazione alle tematiche sociali affrontate ed al periodo di espletamento nel corso dell’anno. Tra gli ultimi lavori: “Barchette di carta” storie di  sogni in mare sull’immigrazione e  che ha visto in scena proprio  alcuni ragazzi immigrati e “Cipollopoli” che ha come tema  le diverse  dipendenze affrontate dagli adolescenti del laboratorio teatrale che ha visto anche qui alcuni ragazzi della comunità per minori ed infine con i piu piccoli “Il Maxi processo ai rifiuti” sull’importanza del riciclo.