Cefalù, è morto il giornalista Mario Lombardo

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Si è spento all’età di 83 anni il giornalista cefaludese Mario Lombardo. Laureato in giurisprudenza aveva insegnato per tantissimi anni alla scuola media della cittadina normanna. E’ stato corrispondente del giornale L’Ora e, dopo la chiusura, collaboratore del quotidiano La Sicilia.

Per tantissimi anni ha ricoperto il ruolo di Direttore responsabile della testata giornalistica della emittente radiofonica cefaludese Crm. Era stato giudice popolare del primo Maxiprocesso a Cosa Nostra, esperienza alla quale aveva dedicato un libro. Nel 2017 aveva ricevuto dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia la medaglia d’oro per i 50 anni di attività. Lo ricordiamo con questo articolo di Enzo Cesare. Ai familiari e soprattutto all’amico e collega Vincenzo la vicinanza e il cordoglio della Redazione di Esperonews.

Ciao Mario,
hai avuto tanta fretta nel raggiungere la tua cara Salva. Nei miei ricordi ma anche nella nostra Cefalù e nelle Madonie lasci un vuoto profondo come educatore e come giornalista-pubblicista. Nelle vesti di professore, come anche tua moglie Salva Vizzini, siete stati inappuntabili ed esemplari. Come giornalista sei stato un caro, sincero, corretto e affettuoso, amico e collega in questo nostro hobby. Ho tanti bei ricordi avendo tra l’altro in molte circostanze lavorato fianco a fianco con te in vari Uffici Stampa di diverse pubbliche manifestazioni ed in particolare a quasi tutte le edizioni della gara automobilistica Cefalù-Gibilmanna, creatura questa voluta dal compianto e vulcanico “patron” Pino Spinosa.
Ci siamo spesso confrontati lealmente e professionalmente – anche con gli altri validi e cari colleghi come Lorenzo Misuraca e Michele Bellipanni, scomparsi prematuramente – nelle corrispondenze per le varie testate giornalistiche che, per circa mezzo secolo, abbiamo rappresentato sulle più svariate tematiche sociali, culturali, sportive, economiche e politiche della nostra città e del comprensorio delle Madonie, dando  il nostro contributo alla crescita della nostra realtà territoriale e circondariale.
Dopo la chiusura della storica e celebre testata giornalistica L’Ora per la quale sei stato una “voce” importante, attenta e stimata, hai continuato ad occuparti della cronache del territorio sia sul quotidiano “La Sicilia” che sulle onde della seguita emittente radiofonica “Cefalù Radio Madonie” dell’intraprendente editore Angelo Arduino, dando spazio alle problematiche e alle iniziative – con tuoi programmi di informazione a con dibattiti – a politici, amministratori, sportivi, operatori culturali, sociali ed economici.
Inoltre, non ometto di sottolineare l’importante, impegnativo contributo che hai dato alla “giustizia”, ricoprendo il ruolo non facile e poco tranquillo di giudice popolare nel maxiprocesso a Cosa nostra tra il 1986/87. Nel tuo libro “Giudice popolare al Maxi Processo”, con la prefazione dell’illustre scrittore Vincenzo Consolo, ci hai fatto conoscere con dovizia di interessanti particolari e varie opinioni sullo storico evento giudiziario, questa singolare e qualificante tua esperienza.
Un iter professionale e culturale di rilievo che – tra l’altro – ti è stato riconosciuto nel 2016, con il conferimento, assieme al presidente del maxiprocesso Alfonso Giordano, del premio Mario Francese, organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia ed inoltre, nel marzo del 2017, con l’assegnazione di una medaglia d’oro per i tuoi 50 anni di attività giornalistica.
Con questo triste, succinto, ma doveroso ricordo rivolgo un affettuoso, sentito abbraccio ai figli Daniela e Vincenzo, quest’ultimo degno allievo del maestro papà Mario.
Enzo Cesare