Seconda conversazioni online di cultura materiale e immateriale organizzata da BCsicilia nell’ambito della campagna “iorestoacasa”

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Poche cose sono capaci di scuotere il sistema dell’arte come il falso. La contraffazione inquieta moltissimo gli addetti ai lavori ma, di contro, stuzzica i media e divide l’opinione pubblica.

Ci troviamo di fronte all’annosa questione che oscilla tra un detestabile reato contro il patrimonio culturale e la talentuosa truffa che merita la nostra ammirazione. Deplorevole attività corrotta o raffinata capacità imitativa? Un’indagine complessa su alcuni presunti casi di falsificazione artistica in Sicilia. Tuttavia «il falso non esiste», come scriveva Cesare Brandi,«la falsità è nel giudizio e non nell’oggetto»; questo significa che l’opera d’arte in sé non può mai essere falsa, dunque non si nasce falsi, si diventa. 
E’ questo è il tema del secondo ciclo di conversazioni online di cultura materiale e immateriale organizzata da BCsicilia e si terrà il 14, 16 e 18 Aprile alle ore 17,00 con tre interventi di Angelo Antonio Faraci, storico dell’arte, che parlerà appunto su “Non falso ma verosimile: Inganni d’arte in Sicilia”. Questi i titoli dei temi affrontati: martedì 14 “La beffa al Duce: i tondi di Centuripe”; giovedì 16 “Il contraffar la maniera degli altri maestri”; sabato 18 “La Sant’Agata di Modigliani”.
Per partecipare basta andare sulla pagina Facebook dell’Associazione, cercando semplicemente “BCsicilia” e mettendo il proprio “mi piace” o tramite il seguente link: https://www.facebook.com/associazionebcsicilia/.
“La Sicilia raccontata a casa, conversazioni di cultura materiale e immateriale” è una iniziativa nata da un’idea di Fabrizio Giuffrè nell’ambito della campagna #iorestoacasa per la prevenzione dal Covid19, e organizzata dal Gruppo giovani di BCsicilia con una serie di incontri online su temi di “rilievo”, trattati con un moderno approccio divulgativo, per diffondere fra tutti, appassionati o semplici curiosi, un messaggio di speranza nella tragica situazione di questi mesi, restando uniti nella cultura. Nove in tutto le conversazioni proposte dai tre giovani studiosi Dopo quella dell’architetto Fabrizio Giuffrè che ha affrontato il tema “Palermo: Un cammino nella notte dei tempi tra storia ed arte” e adesso quello di Angelo Antonio Faraci, gli ultimi tre incontri si terranno il 20, 22 e 24 Aprile con Alessia Marcianò, architetto, che presenterà “La scuola di Basile: Il volto della Palermo che fu”.