Coronavirus: i sindaci del comprensorio chiedono responsabilità ai cittadini che ritornano a casa

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Adesso il coronavirus inizia a fare paura a tutti, è di ieri sera la notizia che anche il presidente della regione, Nello Musumeci si è posto in isolamento volontario a casa propria dopo essere stato a contatto con

il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti risultato positivo al Covid-19. A seguito delle nuove disposizioni emanate dal governo nazionale, molti studenti e lavoratori che risiedono nelle zone rosse per vari motivi, hanno iniziato una folle corsa per ritornare in Sicilia, nei propri paesi. La preoccupazione è tanta poiché i controlli effettuati a chi si sposta in treno, autobus o macchina sono blandi e quasi sempre del tutto assenti, ciò potrebbe favorire un avanzamento del contagio anche nelle regioni del sud, nelle città e nei piccoli centri di provincia. Il comprensorio infatti conta diverse centinaia di cittadini che si trovano in quelle zone per questo i sindaci iniziano ad essere preoccupati e dai loro canali social lanciano appelli affinché vengano rispettate quelle che sono le norme di sicurezza per chi arriva da fuori, come ad esempio: comunicare il proprio arrivo al medico di base e porsi in isolamento volontario nella propria abitazione. Un appello che se rispettato potrebbe aiutare le autorità sanitarie a circoscrivere il contagio a dare manforte a ciò, è in arrivo un’ordinanza del presidente Musumeci che è in fase di notificazione ai prefetti, ai comuni e ai 390 sindaci della regione: “Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità – ha commentato Musumeci dalla sua quarantena domiciliare – riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”. Dal canto suo invece la Diocesi di Cefalù ha annullato tutti gli eventi e le manifestazioni di religiosità popolare esterne, come le via crucis, le processioni e quant’altro connesso, organizzate sia dalle parrocchie sia dalle confraternite o dai comitati, anche per chi amministra la Comunione, quest’ultima non sarà distribuita se non in caso di viatico o per esigenze particolari, lo stesso provvedimento era stato preso precedentemente dall’Arcidiocesi di Palermo. La paura adesso è che possa crescere quella che è stata definita “psicosi da Coronavirus” come è successo a Sciara dove il sindaco ha ricevuto diverse chiamate in merito al fatto che potessero esserci alcuni concittadini affetti dal virus, la notizia è stata poi prontamente smentita dallo stesso amministratore in quanto non vi è alcun contagio e alcun pericolo allo stato attuale. Per evitare tutto ciò, la Regione Siciliana ha messo a disposizione un portale con una scheda  dove è possibile registrarsi in caso di arrivo dalle zone rosse al fine di monitorare i rischi sul Covid-19, quest’ultimo è consultabile sul sito dell’Assessorato alla Salute. 
Giovanni Azzara

1 COMMENT

  1. Stanno lasciando entrare tutti. A nessuno importa se Musumeci ha problemi. La Sicilia ed i Siciliani meritano rispetto. Porti, treni e aerei andavano bloccati. Questo doveva fare un Presidente che ama la Sicilia.

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