I ragazzi dell’Istituto G.B. Cinà di Campofelice di Roccella alla scoperta degli uomini del mare di Cefalù

0
136

Alcune famiglie, il cui unico apparente comune denominatore è l’avere i figli che frequentano la classe IA della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo G.B. Cinà Campofelice di Roccella-Lascari-Collesano hanno trascorso una giornata a Cefalù fuori dai consueti itinerari turistici.

La mattinata si è sviluppata al porto Presidiana dove hanno incontrato e conosciuto da vicino la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto. Gli angeli del mare hanno accolto i ragazzi con grande affetto ed hanno spiegato alcune semplici, ma fondamentali, regole di sicurezza per affrontare il mare con maggiore serenità. Il Comandante Giovanni Ristagno, con grande spirito paterno, ha fatto sentire a proprio agio grandi e piccini, e quando ha mostrato un video che raccoglieva immagini reali di salvataggi a mare ha commosso tutti. I ragazzi, ma anche i genitori, hanno così visto il dramma dei movimenti migratori nel mediterraneo senza filtri mediatici e cogliendo l’aspetto esclusivamente umanitario senza se e senza ma. L’incontro si è concluso a bordo di un loro mezzo ormeggiato potendo toccare con mano attrezzature e percependo, attraverso il movimento oscillante, sensazioni del tutto nuove per la quasi totalità dei ragazzi. Mentre due giovanissimi angeli del mare hanno continuato a vigilare sul gruppo per il resto della mattinata, i ragazzi hanno incontrato la Lega Navale di Palermo con Paolo Leca ed il responsabile del gruppo di Cefalù Fabio Di Fatta. Qui le sensazioni di non stare più sulla terra ferma sono diventate ancora più intense, perché Fabio è stato così bravo che persino a barca ormeggiata è riuscito a fargli sentire emozioni che solo a bordo di una barca a vela è possibile sentire sino al midollo osseo; Fabio li ha divertiti, divertendosi a sua volta, perché quando c’è passione e si trasmette agli altri non si può non essere felici. E’ stato anche un momento per parlare di inquinamento e di mobilità sostenibile poiché le barche a vela si spostano esclusivamente attraverso l’energia pulita e rinnovabile del vento e dell’uomo.
La gita era nata dall’idea di offrire ulteriori occasioni di consolidamento del gruppo classe poiché, essendo una prima media, si è costituita dal rimescolamento delle quattro classi quinte da cui provenivano, e nel contempo affrontare argomenti studiati dall’inizio dell’anno scolastico trasferendoli in esperienze vive attraverso l’incontro di realtà apparentemente vicine, ma incredibilmente lontane per ragazzi che vivono in prossimità del mare.
Ed ecco quindi l’idea dell’incontro con il mondo della pesca, e precisamente con la pescaturismo. Ad accoglierli in barca Fabio Coco e Peppe Brocato del gruppo La Nassa pescaturismo. Entrambi hanno spiegato veramente tanto del mondo della pesca ma soprattutto i ragazzi hanno potuto riconfrontarsi con il valore dell’ecosostenibilità. Il mare è ormai allo stremo delle risorse che può offrire, e le leggi troppo spesso non sono sufficientemente adeguate alla sua salvaguardia; il mare necessita quindi del contributo di ognuno di noi e la pescaturismo è una delle possibili risposte: basti pensare che il turista pagando il servizio che riceve, oltre a trascorrere un ‘esperienza straordinaria, contribuisce alla salvaguardia della fauna marina perché quel giorno quell’equipaggio avrà maturato un guadagno economico con un minimo impatto in termine di pescato. Se a questo si aggiunge che di norma il turista che si rivolge al gruppo La Nassa non conosce affatto il mondo della pesca ecco che si ha l’incontro tra esseri umani provenienti da realtà assai diverse, e, conoscersi diventa il valore aggiunto della pescaturismo. Peppe, in particolare, ha raccontato del mondo della pesca con grande orgoglio e nel far comprendere le difficoltà di un mondo tanto affascinante quanto duro ha trasmesso tutto il valore della dignità del lavoro sino a quando, incredibile a dirsi, un papà a bordo, di professione agricoltore, ha esternato le medesime difficoltà facendo comprendere che il lavoro, quando è lavoro vero, è una sfida quotidiana che non finisce mai!
La gita si è conclusa con la visita al Commissariato di P.S. guidato dal Vice Questore Manfredi Borsellino sempre disponibile con i giovani; una visita conclusiva per tornare al punto di partenza ossia il saper far gruppo; in Commissariato i ragazzi hanno potuto incontrare un’organizzazione che lavora esclusivamente in squadra ed hanno così potuto comprendere meglio il valore del gruppo.
A fine giornata, i ragazzi apparivano ai genitori quasi diversi: mostravano ancora un incredibile interesse, e soprattutto, il cellulare non era più al centro dei loro interessi.
Nelli Minneci