Magda Culotta esclusa dalle liste critica il Pd: “Il Partito ha scelto di chiudersi in una stanza, mortificando i territori”

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Magda Culotta, adesso ufficialmente ex onorevole, messa da parte senza tanti complimenti da Renzi, non risparmia critiche al Pd.

“Cinque anni fa, grazie alle primarie del Partito Democratico – afferma in un video – sono approdata in Parlamento. In quella occasione abbiamo assistito a una grande mobilitazione popolare che ha concesso il rinnovamento della classe dirigente del nostro Partito. Oggi invece, la scelta dei candidati si è trasferita a Roma, a porte chiuse, segnando nei fatti l’esclusione di tante esperienze, di tanti anni di battaglie, ma soprattutto di una parte importante che è rappresentata dalla sinistra del Partito Democratico”. E aggiunge: “Queste scelte, seppur amare, non ci devono scoraggiare e abbattere e non devono fare in modo che il nostro percorso politico si fermi qui. Perché il Pd non sarà e non può essere il partito dei soli eletti, ma sarà ancora il partito degli elettori, degli amministratori locali, dei segretari di circolo, dei militanti e soprattutto di tutti quei cittadini che quotidianamente provano e cercano di fare crescere questa nostra comunità politica. Il mio impegno personale e quello dei tanti altri colleghi esclusi – continua Magda Culotta – non si ferma qui. Lavoreremo per mantenere saldi i principi di inclusione e di pluralità all’interno del Partito. I nostri sforzi si moltiplicheranno per costruire, insieme, nuovi progetti e per vincere tante battaglie”.