La Polizia arresta uno dei componenti di un commando armato che aveva assaltato un furgone portavalori

0
115

La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in esecuzione di un ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Palermo, un uomo

Si tratta di Salvatore Bruno, 36enne, già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di residenza Il Bruno, con sentenza emessa nella giornata di ieri dalla III sezione della Corte d’ Appello di Palermo, è stato condannato alla pena di anni 12 e mesi 4 di reclusione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di rapina aggravata nei confronti di una Guardia Particolare Giurata e di tentato omicidio commesso in danno di operatori della Polizia di Stato. I fatti risalgono all’ 1 agosto 2015 quando il malvivente, in concorso con De Biasio Gianluca, nato a Palermo, di anni 35, Castiglione Gaetano, di anni 44  e Lo Bocchiaro Giusto di anni 43, si era reso responsabile di una rapina aggravata, commessa in corso dei Mille n. 1321, nei pressi dell’ufficio postale Guarnaschelli. All’epoca dei fatti, una Guardia Particolare Giurata, appena scesa dal furgone blindato, mentre si apprestava a consegnare all’ufficio postale un plico contenente la somma di denaro in contanti di 100.000 euro,  è stata aggredita alle spalle dai rapinatori armati di pistola, che gli sottraevano il sacco contenente il denaro e la pistola in dotazione. In quella circostanza, gli agenti della Squadra Mobile, nel frattempo intervenuti, avevano subito un’immediata e violenta reazione da parte dei malviventi che esplodevano alcuni colpi di arma da fuoco al loro indirizzo, incuranti del fatto che sulla strada fossero presenti numerosi persone, tra cui molti anziani in attesa di ritirare la pensione. Gli agenti, erano riusciti  in quel caso a bloccare ed arrestare il Castiglione Gaetano, mentre gli altri componenti del gruppo criminale si davano alla fuga con il denaro contante. Le successive indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile avevano permesso di rintracciare, rispettivamente il  7 e 18 agosto 2015, Bruno Salvatore e De Biasio Gianluca, che avevano cercato di rendersi irreperibili per sottrarsi alla cattura. In particolare, Bruno Salvatore era stato arrestato mentre si trovava nascosto nel sedile posteriore di un’autovettura condotta da un suo familiare; De Biasio Gianluca  era stato invece rintracciato in una villetta isolata nei pressi di Trabia. Il Tribunale di Palermo, nel febbraio 2016, aveva condannato De Biasio Gianluca e Castiglione Gaetano, già reclusi in carcere per quei fatti alla pena di anni 10 e mesi 8 di reclusione per il reato di rapina aggravata, assolvendoli per l’accusa di tentato omicidio. Bruno Salvatore, in quella sede, era stato assolto da entrambi i capi d’imputazione e, conseguentemente, scarcerato. Nella serata del 27 settembre 2017, la Corte d’Appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado, ha riconosciuto i tre soggetti colpevoli sia del reato di rapina aggravata che di quello di tentato omicidio, condannandoli rispettivamente alla pena di 12 anni e 4 mesi di reclusione per Bruno Salvatore e De Biasio Gianluca, ed a quella di 13 anni e 4 mesi per Castiglione Gaetano. Per gli stessi fatti un altro componente del gruppo armato autore della rapina in questione, Lo Bocchiaro Giusto era stato tratto in arresto il 20 novembre 2016 dagli agenti della Squadra Mobile di Palermo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere , emessa  dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo. Lo Bocchiaro Giusto, in quella circostanza, aveva coadiuvato i complici tenendo a distanza dalla Guardia Giurata, vittima di rapina, le persone lì presenti in attesa, per poi darsi alla fuga.