L’Enel minaccia il Comune di Termini: o rilasci il parere favorevole o ti citiamo in giudizio

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L’Enel vuole riconvertire la centrale di Termini Imerese a deposito biocarburanti ma il Comune si oppone.

Messo di fronte al diniego il responsabile dell’Enel ha scritto all’amministrazione una  lettera di ben otto pagine dall’oggetto abbastanza elequente: “Project Neptune. Deposito costiero Centrale Ettore Majorana di Termini Imerese. Richiesta di rettifica e annullamento d’ufficio della nota prot. n. 34450 del 21 luglio 2017 e del relativo parere”. Ma la lunga nota non si ferma qui. Dopo aver controdedotto quanto contestato dal Comune il responsabile Enel, Stefano Riotta, conclude: “Alla luce di tutto quanto sopra esposto, si chiede, pertanto, che Codesta Amministrazione riveda le conclusioni cui è pervenuta con il parere allegato alla nota in oggetto e, quindi, giunga al rilascio dell’auspicato parere favorevole al progetto di frazionamento presentato dall’Enel in funzione dell’iniziativa dell’investitore selezionato. Si avvisa, tuttavia, sin d’ora che – nostro malgrado – trascorsi quindici giorni dal ricevimento della presente istanza senza che si proceda nel senso sopra auspicato, ci si vedrà costretti ad agire innanzi alla competente Autorità Giudiziaria a tutela sia della scrivente Società sia dell’importante progetto di riqualificazione dell’aera in questione, destinato a favorire, sviluppare ed arricchire l’intero tessuto economico dell’area di riferimento”. Praticamente: o rilasci il parere come vogliamo noi oppure ti citiamo in giudizio. A questa nota minaccisoa dell’Enel è facile attendersi delle risposte. A reagire fino a questo momento i 5Stelle che in una nota hanno affermato: “Una richiesta del tutto folle e sconsiderata, oggi l’Enel, dopo aver portato avanti il progetto senza mai coinvolgere la città di Termini Imerese per oltre un anno, non solo vuole imporci un progetto di stoccaggio di idrocarburi mai sottoposto alla valutazione della città e dei cittadini, e mai presentato ufficialmente al Comune di Termini Imerese, ma vuole anche impedirci di esprimere eventuale parere negativo, minacciandoci di adire le vie legali”. E aggiungono: “Un progetto che, come abbiamo già detto, non ha ottenuto nessuna autorizzazione dal Comune perché non è mai stato presentato. “Come se non bastasse – afferma la consigliera comunale Terranova – anche il tipo di frazionamento depositato al Comune è stato bocciato con parere negativo dall’ufficio tecnico dell’Ente locale. Dal frazionamento presentato da Enel si rileva che ben quattro serbatoi (quelli posti sul fronte dellatutto fa presagire all’inizio della battaglia che vedrà su due frontio opposti il colosso industriale Enel e la città di Termini Imerese.