Ospedale Giglio di Cefalù. Prosegue lo stato di disagio per i lavoratori sanitari. Critica la Cgil

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Da due anni la direzione dell’ospedale Giglio di Cefalù non è in grado di assumere una strategia aziendale efficace ed efficiente per i lavoratori e gli utenti.

Ecco perché si assiste ad una “fuga” di sanitari in altri nosocomi e disagi per gli utenti. A dirlo è la Cgil, da tempo critica con le scelte aziendali dell’ospedale di Cefalù, che hanno ridotto i servizi sanitari. La direzione sanitaria, secondo l’organizzazione sindacale, “non è stata in grado di dare le giuste motivazioni professionali e tecnologiche nelle varie branche, determinando la perdita progressiva di diverse decine di unità e non provvedendo alla sostituzione dei professionisti e non realizzando per tempo un regolare turnover”. E così sono stati interrotti alcuni servizi sanitari precedentemente erogati all’utenza, “riversando sovraccarichi insostenibili su altri lavoratori, che devono coprire i servizi di altri colleghi assenti”. In questa situazione la direzione ospedaliera si è mostrata insensibile a tali problematiche e così la Cgil chiede un incontro urgente con l’assessore regionale alla sanità perché vengano fissate tappe certe per arrivare ad un nuovo contratto aziendale.