Contrasto al traffico di fauna selvatica. I carabinieri sequestrano circa 150 volatili

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Ennesima operazione dei carabinieri forestali di contrasto al traffico illecito di fauna selvatica.

I militari del Comando Unità per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare – Centro Regionale Anticrimine Ambientale di Palermo- unitamente ai militari della Compagnia Carabinieri di Piazza Verdi,  hanno rinvenuto nel mercato rionale Ballarò vari esemplari di avifauna particolarmente protetta. Il servizio congiunto delle due articolazioni dell’Arma dei Carabinieri costituisce il risultato dell’attività di contrasto al fenomeno che i Carabinieri Forestali conducono ormai da mesi sia nel capoluogo che in provincia. L’odierna operazione ha portato all’identificazione ed alla denuncia di F.S. un palermitano 49enne, con l’accusa detenzione di avifauna in condizioni incompatibili con la loro natura. Il denunciato deteneva stipati all’interno di alcune gabbiette 14 esemplari di fauna migratoria protetta, patrimonio indisponibile dello Stato, tra i più pregevoli e ricercati. Gli esemplari di maggior valore, erano separati dal resto degli animali, che sicuramente, senza l’intervento dei militari dell’Arma, sarebbero stati venduti nel mercato di Ballarò. Abbandonate in strada poco distante, venivano rinvenute e sequestrate a carico di ignoti, altre 6 gabbie con 75 cardellini, 37 verzellini e 26 verdoni. Tutti gli esemplari, ritenuti idonei alla liberazione dai veterinari, sono stati reintrodotti in natura al Parco Faunistico di Villa d’Orleans di Palermo (nella foto).
A seguito dei numerosi servizi specifici effettuati dai Carabinieri, e mirati al contrasto del mercato degli uccellatori tra la fine del 2016 a oggi, i militari dell’Arma hanno liberato oltre 1200 esemplari di volatili tra: cardellini, verzellini, verdoni, fanelli, lucherini e pappagalli. L’ultimo in ordine di tempo è l’ennesimo intervento con cui i Carabinieri si distinguono nel contrasto del traffico illecito di fauna selvatica protetta e del bracconaggio organizzato, fenomeno che crea grave nocumento alla biodiversità siciliana.