Grande partecipazione al 2° raduno MTB del Borgo città di Gangi

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Grande partecipazione al 2° raduno MTB del Borgo città di Gangi, manifestazione organizzata dalla Asdc Mountain Bikers Gangi, il cui giro di circa 31 km è stato programmato in modo da fare apprezzare tutto il territorio gangitano.

I circa 120 partecipanti, sono partiti dall’ormai famoso centro storico, attraversando il paese lungo i suoi vicoli, rimasti famosi per la loro arte medioevale, e dove fanno da cornice diversi monumenti storici, sia per arte che per eventi famosi secolari, per poi proseguire lungo un percorso off road di difficoltà media. Infatti, appena usciti dal paese, non è mancata la vista di ruderi, resti di antichi bagli e torri. Attraversando il casale Gangivecchio, si è risaliti a quota 1.200 mt circa, raggiungendo la bellissima contrada Pianette, rientrando su asfalto e misto e passando in un territorio famoso anche archeologicamente, toccando contrada Capuano e rientrando da contrada Rupe, dalla quale si è alla fine raggiunto il punto di partenza. Ad attendere c’era un pranzo di tutto punto, con antipasto e condimento a km 0 e con la pasta cucinata all’aria aperta dalla Pro Loco di Gangi. Il presidente Andrea Cammarata, per conto dell’Asdc Mountain Bikers-Gangi, dopo aver ringraziato con orgoglio tutti i soci, ha consegnato alcune targhe: per l’associazione più numerosa, il ciclista più anziano, il più giovane e quello che veniva da più lontano. “Esprimiamo un ringraziamento al Sindaco – dice Andrea Cammarata – che regolarmente ci stimola nell’organizzare tali eventi, la BCC mutuo soccorso Gangi e la Pro loco di Gangi”. I riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente provinciale Palermo CSEN cavaliere dello sport Civiletti Pietro che ci ha onorato della sua presenza. “Con l’impegno di proseguire la nostra attività – continua Cammarata – di propaganda sportiva-escursionistica, turismo e valorizzazione dei prodotti a km 0, ringrazio di cuore tutti i bikers, accompagnatori, istituzioni e un pensiero di gratitudine va a tutte le nostre famiglie che si privano della nostra presenza spesso con sacrifici per permetterci di inseguire le nostre passioni”.

Massimo Miserendino