Francesco Giunta è eleggibile. Lo ha deciso la commissione elettorale di Termini

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Ormai non ci dovrebbero essere più dubbi.

Anche per la commissione elettorale, e non solo per i suoi concittadini che l’hanno votato, Francesco Giunta è eleggibile e può ricoprire la carica di sindaco di Termini Imerese. Lo ha deciso oggi proprio la commissione elettorale presieduta dal giudice Sara Marino, fugando così i dubbi sulla candidatura Giunta sollevati nel corso della campagna elettorale, a causa di una sentenza di patteggiamento per truffa emessa dal tribunale contro lo stesso candidato quando però era agente Siae. Secondo il magistrato il reato che gli veniva contestato allora non rientra tra quelli previsti oggi dalla cosiddetta “legge Severino” per escludere l’eleggibilità a sindaco di Termini Imerese. Giunta allora è candidabile ed eleggibile e potrà ricoprire legittimamente la carica di sindaco della sua città. E così domani mattina alle 10.00 la stessa commissione provvederà alla proclamazione dell’eletto. La decisione dovrebbe quindi chiudere la porta ad ogni polemica, ma è sempre possibile che qualcuno non si trovi d’accordo e possa impugnare quest’ultima scelta possa davanti al Tar o al giudice ordinario. Comunque, ricevuta la notizia del provvedimento, il neo sindaco Francesco Giunta esprime ampia soddisfazione. “Finalmente si smentiscono tutte quelle cattiverie che hanno caratterizzato gli ultimi quindici giorni della campagna elettorale”, ha detto. “A questo punto la campagna elettorale è conclusa definitivamente e auspico che tutte le forze politiche in campo, siano esse di opposizione che di maggioranza, possano contribuire affinché la cittadinanza possa avere restituita quella serenità perduta che con la loro astensione al voto hanno dimostrato di avere. Faccio un invito a tutte le forze politiche affinché collaborino assieme all’amministrazione comunale per trovare una soluzione definitiva ai tanti problemi che attanagliano Termini Imerese”. Giunta non esclude però la possibilità di querelare il deputato regionale Giampiero Trizzino ed il senatore Vito Crimi, “per avere con i loro comunicati stampa inquinato il voto di tanti elettori”.