Casinò di Saint Vincent sotto inchiesta. Erogati inutilmente 140 milioni di fondi pubblici

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Ammonterebbe a 140 milioni di euro di soldi pubblici il buco aperto dal casinò di Saint Vincent, in Valle d’Aosta.

La procura regionale della Corte dei conti della regione al confine tra Svizzera e Francia ha messo sotto inchiesta 22 persone, tra  assessori e membri del consiglio regionale valdostano dal 2012 al 2015, tra cui pure l’ex governatore Augusto Rollandin, con l’accusa di danno erariale, mentre la Repubblica di Aosta sta procedendo a carico degli amministratori e del collegio sindacale del casinò per falso in bilancio e truffa aggravata. La struttura, che ogni anno attira miglia di giocatori da tutta Europa, è gestita da una società (la “Casino de la Vallée S.p.A. – Grand Hotel Billia”) partecipata dalla regione Valle D’Aosta al 99,995% e dal Comune di Saint Vincent, che da tempo è in crisi e che ha chiesto l’aiuto pubblico, che è arrivato sotto forma erogazioni di fondi sulla base di piani di sviluppo inattendibili e bilanci falsi, come avrebbe accertato la Guardia di finanza, per un importo accertato di 140 milioni di euro.