Elezioni. A Termini Imerese per 40 voti ballottaggio tra Giunta e Fasone. Ma il 5 stelle presenta ricorso e chiede il riconteggio delle schede. Con buone possibilità di ribaltare il risultato

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Ed alla fine a Termini Imerese sarà ballottaggio tra i due candidati a sindaco più votati. 

Francesco Giunta e Vincenzo Fasone si ripresenteranno agli elettori tra quindici giorni, il 25 giugno, perché decidano chi dei due dovrà sedersi sulla poltrona più alta del comune, salvo sorprese dei prossimi giorni, perché solo una manciata di voti ancora dividono Fasone dal terzo piazzato, Armando Diliberto, candidato sindaco del M5s, che ha chiesto di ricontare le schede, puntando alla raccolta dei voti contestati o non attribuiti che possano cambiare il risultato uscito oggi dalle urne e portare così lui al ballottaggio con Giunta, al posto di Fasone.
La lunga notte elettorale è iniziata ieri alle 23, quando si sono chiusi  i seggi ed aperte le urne. Solo 16043 elettori si sono recati ai seggi, il 68,68% degli aventi diritto. Lo spoglio è iniziato lentamente, protraendosi per tutta la notte e fino alla mattina successiva, a causa delle contestazioni, delle difficoltà di conteggio, magari dell’inesperienza di qualche presidente di seggio e della stanchezza, dopo la maratona elettorale.
Come detto sarà allora ballottaggio tra “il figlio d’arte”, Francesco Giunta,  rampollo del due volte sindaco Enzo, e Vincenzo Fasone, già assessore per pochi mesi con l’ex sindaco Salvatore Burrafato. Il primo si è presentato raccogliendo attorno a sè il centrodestra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, riuscendo a dragare voti in tantissime sezioni, dove è risultato primo o secondo. Fasone invece se l’è sempre giocata testa a testa con il candidato pentastellato, il medico Armando Diliberto, riuscendo a strappare il secondo posto utile per finire al ballottaggio.
Il risultato finale è il seguente: 3.451 voti per Giunta, 3.279 preferenze per Fasone, 3.239 schede votate per Diliberto. Dietro si piazza Pippo Preti (2.991), che non è riuscito nell’intento di arrivare nel duo di testa. Non c’è stata partita infine per Pietro Sorce, che raccoglie 2.438 voti.
Ai 5 stelle però non ci stanno che Diliberto sia arrivato terzo per appena un pugno di voti ed annunciano già ricorso, perché vengano ricontate le schede. Infatti in diverse sezioni il distacco tra Fasone e Diliberto è davvero minimo, mentre in altre sono stati contestati voti non attribuiti a Diliberto. E potrebbe essere tutta un’altra storia.