[Riceviamo e pubblichiamo] L’assessore Raimondo: “Collesano è un paese ostaggio del consiglio comunale”

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“La captatio benevolentiae messa in atto da una parte dei consiglieri comunali guidati da un Presidente del Consiglio che dovrebbe rappresentare l’imparzialità, invece di essere un capo partito, continua a condizionare l’attività amministrativa”. 
“Esempi di quanto quest’atteggiamento sia controproducente e di parte sono molteplici. Ricordiamo, infatti, i tanti tentativi di sabotaggio messi in atto da una parte politica il cui unico interesse è provare a far cedere un sindaco eletto che insieme alla sua squadra sta portando avanti la sua azione amministrativa e il mandato elettorale ricevuto dai cittadini. Lo stesso che hanno chiesto loro agli stessi ai cittadini e solo dopo pochi mesi lo hanno tradito. Da un lato pronunciano fasi populistiche e demagogiche dicendo che operano nell’interesse e nel bene esclusivo di Collesano, mentre dall’altro svendono la sovranità di Collesano rinunciando pure ad azioni che avrebbero avuto un impatto positivo indubbio sull’intero territorio. Basta ricordare ad esempio la scelta di non realizzare un intervento di estrema importanza relativa alla pubblica illuminazione e dei servizi di intelligenza tecnologica avanzata. Possiamo per esempio ricordare che si sono bloccati in consiglio dei regolamenti di estrema importanza come quello delle consulte di quartiere o ancora quello sull’OCC. Quest’ultimo avrebbe permesso ai cittadini di avviare delle fasi di mediazione in presenza di debiti e che portava inventi introiti nelle casse comunali. Per questi regolamenti si é pensato bene di bloccarli dentro una commissione consiliare, solo perché proposti dall’amministrazione, mentre per quelli proposti dal suo gruppo, addirittura, convocare un consiglio straordinario urgente con tutti i costi relativi. 

“Nel prossimo consiglio, infatti, verrà votato un regolamento sulla rottamazione delle cartelle di Equitalia. Un regolamento da noi preso in considerazione parecchie settimane fa ma che diventa nel caso di Collesano inopportuno, ma utile a poter tirare fuori il solito comunicato demagogico. Si tratta infatti di un regolamento, preliminarmente presentato oltre la scadenza prevista – 31 gennaio 2017 – ed in ogni caso privo di una vera portata agevolatrice per i cittadini. Si tratterebbe infatti di privilegiare quei pochi cittadini “cronicamente morosi” già destinatari di diversi avvisi pagamento, solleciti e ingiunzioni di pagamento. 

“La scelta dell’amministrazione, sempre improntata sul principio dell’uguaglianza e foriera di coerenza è quella di lavorare a monte, di concerto con gli uffici, per ridurre le tasse… poco ma per tutti. Del resto i primi risultati sono stati già raggiunti come si evince dal nuovo piano tariffario della Tari. Sul fronte del “no” alla rottamazione si sono espressi comuni importanti come Milano, dove il sindaco Beppe Sala ha ritenuto che sarebbe stato “uno schiaffo a quelli che le multe le pagano e fanno il loro dovere di cittadini”; Bologna dove il sindaco Virginio Merola ha inteso lanciare un “segnale di equità” verso i cittadini, e Torino dove la sindaca pentastellata, paventava il rischio di incrementare il numero delle persone inadempienti insieme ai costi relativi al procedimento. A Parma sollevavano il problema della reale convenienza per i contribuenti. Insomma, si cerca di trovare qualsiasi debile conforto per motivare una sfiducia che presenteranno nelle prossime settimane, che voteranno per far cadere un sindaco, lasciare nelle mani di un commissario regionale il nostro Comune, per poi inciuciarsi nella prossima campagna e cercare di conquistare poltrone.

“Chi subisce le conseguenze nefaste di queste scelte é solo Collesano. Cittadini occhi e orecchie aperti. Quando leggerete la risposta a questo comunicato dove si cita l’aumento dell’indennitá e altri ritornelli, chiedetevi in cambio cosa vi offrono e cosa vi hanno portato in passato questi improvvisati uomini candidi e imparziali come il presidente del Consiglio”.