Mafia e voti. Da rifare il processo all’ex sindaco di Alimena, accusato di avere pagato la mafia di Bagheria in cambio di voti

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Da rifare il processo all’ex sindaco di Alimena.

Per un vizio di forma, un semplice difetto di notifica del decreto che ha disposto il giudizio, il tribunale di Palermo dovrà ricominciare daccapo il processo contro Giuseppe Scrivano, già primo cittadino di Alimena e candidato alle regionali nella lista Musumeci e alle politiche con la Lega Nord. Secondo l’accusa Scrivano avrebbe pagato 3000 euro alla mafia di Bagheria in cambio di voti per le regionali. Il collegio ha però inflitto nello stesso giudizio sei condanne ad altrettanti picciotti della cosca bagherese. Si tratta di Carmelo Bartolone (condannato a 13 anni), Pietro Centineo (un anno), Pietro Granà (10 anni) Settimo Montesanto (4 anni), Giacinto Tutino (5 anni) e Maurizio Lesto (7 anni).