Autorizzata la piattaforma integrata per i rifiuti a Termini. Un nuovo allarme ambientale?

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Ci risiamo. Proprio come gli zombie cinematografici, che non muoiono mai, le cattive notizie ritornano.

L’assessorato regionale all’energia, con decreto del primo febbraio, ha autorizzato la società privata Ecox a realizzare alla zona industriale di Termini Imerese una piattaforma integrata per il trattamento dei rifiuti. In pratica, una volta costruito l’impianto, dovrebbero confluire a Termini tutti gli scarti di lavorazione della Sicilia, per una quantità di 50mila tonnellate annue. Ma cosa arriveranno in questo nuovo sito? E’ vero che l’oggetto dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, appena rilasciata parla di “impianto di compostaggio della FORSU (la frazione organica dei rifiuti, ndr) e di scarti agro alimentare”, ma leggendo meglio il successivo articolo 3, che elenca tutti i rifiuti che possono essere ammessi in impianto e lì trattati, ci sono pure i fanghi di operazioni di lavaggio e pulizia, i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue industriali, i fanghi di recupero dei bagni di macerazione, e tanto altro ancora. Insomma, non ci sembra proprio che si tratti di scarti innocenti… Ed allora di che si tratta in realtà? Cosa c’è dietro? Lo domandiamo alla Ecox, in mano ai “soliti noti”, legati ad altrettanto conosciuti personaggi politici locali di fama nazionale, che da anni provano, finora senza successo, a costruire a Termini un inceneritore o un impianto di trattamento dei rifiuti o un sistema di compostaggio, insomma un qualcosa per mettere mano sul business della monnezza, pensando più al loro guadagno che alla salute dei cittadini, spesso con la promessa di regalare alla città improbabili posti di lavoro. Eppure ricordiamo che già nel 2015, quando Ecox aveva provato a realizzare la stazione di compostaggio e trattamento dei rifiuti, aveva ricevuto la forte opposizione dei cittadini e delle forze politiche, tra cui il Pd e il M5s, ed il consiglio comunale aveva pure votato una delibera contro la realizzazione dell’impianto, che avrebbe inciso negativamente sugli equilibri ambientali e socio-economici del territorio e contrastato con i nuovi strumenti di pianificazione urbanistica, già approvati dall’ente locale. Ma Ecox non ha desistito, ripresentando in assessorato regionale il progetto con alcune modifiche e facendoselo adesso approvare. I coordinatori regionali dei Verdi, Carmelo Sardegna e Raffaella Spadaro, esprimono la loro preoccupazione per quest’ennesimo tentativo di trasformare la zona industriale di Termini Imerese in punto di concentrazione dei rifiuti, attentando la salute pubblica.