Il liceo artistico di Termini da ieri in autogestione. E martedì il corteo

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Autogestione. L’hanno proclamata ieri gli studenti del liceo artistico di Termini Imerese.

La protesta è l’effetto dell’ultima delusione avuta dagli alunni, di fronte alle tante promesse mai mantenute. Da tempo si lotta per ottenere una nuova scuola, perché attualmente le aule sono ospitate in locali inadeguati, nell’ex Boccone del povero, in piazza san Francesco. L’idea era allora quella di trasformare la scuola di cartapesta, costruita per alloggiare i maestri cartapestai che ogni anno realizzano i carri allegorici per il carnevale termitano, in sede del liceo e così unire le due professionalità ed intelligenze. Così la dirigenza della scuola ha intrapreso un percorso con il comune e la ex provincia per l’assegnazione dell’edificio. Tutti hanno fatto promesse, che fino ad oggi non si sono mai concretizzate in qualcosa di reale, perché ci sono troppi muri burocratici, primo fra tutti il cambio di destinazione d’uso dell’immobile perché possa essere usato come scuola. Allora gli studenti, davanti alle tante promesse non mantenute, alle aule piccole ed insufficienti, hanno deciso di fare sentire la loro voce, proclamando da ieri l’autogestione delle lezioni, in attesa del corteo cittadino previsto per martedì mattina, un modo per sensibilizzare i termitani alle loro richieste.