Forestali in piazza contro il governo Crocetta

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Questa mattina davanti la presidenza della regione il Sifus e il MAB hanno dato appuntamento ai lavoratori Forestali per protestare contro la riforma Cracolici e gli ultimi problemi che il comparto registra con la mancanza di fondi.

Un problema sollevato dal sindacato autonomo e smentito dal governo proprio ieri a parole del Governatore Crocetta che ha affermato che i forestali raggiungeranno le giornate di fascia occupazionale. “I lavoratori Forestali – ha dichiarato il segretario del Sifus Maurizio Grosso – che stanno partecipando allo sciopero non solo non hanno il governo a loro favore ma, solo a parole. Credo che per la terza è la quarta volta che quest’anno piova a Palermo e paradossalmente questa pioggia cade su di noi ma auspichiamo che la pioggia rappresenti un momento di benedizione dopo tutte le maledizioni e le sciagure che il comparto forestale sta subendo fino ad oggi. E’ vergognoso che ancora i lavoratori forestali Siciliani non abbiamo la certezza matematica di poter completare le giornate di legge poiché mancano in bilancio almeno 60 milioni di euro. Il fatto che oggi il Governo riunisca la Giunta è un grande risultato che va ascritto alla tenacia di voi che siete partiti da tutte le parti della Sicilia per gridare e per chiedere con forza che i vostri diritti non vengono negati così come lo sono stati l’anno scorso quando per la prima volta nella storia non avete completato le giornate di legge. Oggi andiamo via da Palermo solo a risultato ottenuto vogliamo vedere la delibera e il suo contenuto e la capacità economica delle stesse e capire se, a partire da domani gli avviamenti che si sono registrati in questi ultime settimane abbiamo la capacità di continuare oppure si fermano o vengano  interrotte più volte come lo sono stato negli anni passati”. Assieme ai lavoratori ha preso parte anche il deputato di Forza Italia Vincenzo Figuccia che, anch’esso in questi giorni sta manifestando con lo sciopero della fame contro tale Governo, schierandosi con i lavoratori che attendono adesso le risposte del governo.
Antonio David