Operazione Black cat. Sequestrati beni per oltre 1,5 milioni ai boss del Comprensorio

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Beni per oltre 1,5 milioni di euro di provenienza illecita.

A tanto ammonta il valore dei sequestri effettuati questa mattina dai carabinieri nell’ambito dell’operazione Black cat, che ha portato all’arresto di 33 affiliati a Cosa nostra, tra cui i due capi mandamento di Trabia e San Mauro Castelverde, Diego Rinella e Francesco Bonomo. Si tratta di beni frutto dell’attività illecita posta in essere dalla mafia nel territorio del Comprensorio Termini-Cefalù-Madonie, intestati solo formalmente ai familiari dei due boss e che sono stati posti sotto sequestro dagli inquirenti. È stato così provato che Francesco Bonomo è il vero titolare della società F.lli Bonomo S.A.S. di Bonomo Marianna, con sede a San Mauro, avendo egli la piena direzione della ditta, senza però ricoprire alcuna carica, né risultarne dipendente, mentre Marianna e Santo Bonomo e Giovanni Anzaldi (figli e genero del boss) sono risultati completamente estranei alle vicende aziendali, delle mere “teste di legno”. Gli inquirenti hanno poi accertato come Diego Rinella ha solo formalmente attribuito a Santina Ingrao la titolarità dell’impresa Himera edilizia di Termini Imerese, a cui è poi subentrato il nipote Giuseppe Rinella, perché lo stesso Diego Rinella ne è sempre rimasto il vero dominus, gestendone gli affari ed assumendo tutte le decisioni imprenditoriali.