10 anni di libri e caffè per Punto 52 a Termini

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Compie oggi i suoi primi 10 anni la libreria caffè Punto 52.

Nata dall’idea di Filippo Giunta, la libreria è subito diventata il luogo di ritrovo di tanti termitani (e non) che lì possono trovare un buon caffè, fresche bibite, un locale accogliente e simpatico, oltre naturalmente a centinaia di libri, dai classici ai saggi all’ultimo best seller di Ken Follet o di Andrea Camilleri. Punto 52 deve il nome al civico dove si apre la sua vetrina ed è stata voluta dal suo proprietario dopo la fine delle sue precedenti esperienze lavorative, quella di fotografo e, prima ancora, quella di operaio Fiat. E’ stato all’interno della fabbrica, all’epoca ancora SicilFiat, che Filippo Giunta ha contribuito con la sua lotta a provare a formare tra gli operai una “coscienza di classe”, come si diceva allora, per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, pagando sempre in prima persona, pure con due licenziamenti, l’ultimo dei quali definitivo. Da quel momento, dall’addio alla fabbrica, Giunta si è reinventato “scoprendosi” dapprima fotografo ed aprendo un laboratorio a Termini bassa, poi libraio, dando vita a Punto 52. E Punto 52 non è solo un caffè ed una libreria, ma è soprattutto un centro di riferimento culturale e, perché no?, politico per la città. E’ lì infatti che si ritrovano in tanti per confrontarsi al di là del trito bla-bla privo di senso; è lì che puoi facilmente essere coinvolto in animatissime discussioni, dal cazzeggio fine a se stesso, ai massimi sistemi socio-economico, al revival politico del tipo “ti ricordi quando io, tu e Ciccio andammo alla manifestazione di Democrazia proletaria…”, tipo Gianni Minà nella vulgata di Fiorello (“eravamo io, Fidel, Compay Segundo…”). Ecco è questa la libreria caffè Punto 52, che compie oggi i suoi primi dieci anni. Auguri!