Ad Yverdon 30 anni di amicale. Presente anche il Museo della Targa Florio

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Yverdon-les-Bains
In Svizzera risiedono tanti collesanesi e ad Yverdon-les-Bains ve ne è una folta e radicata rappresentanza. Tanto radicata che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dell’amicale, un gemellaggio nato proprio per rinsaldare e consolidare i contatti tra quanti sono rimasti e quanti sono andati via.


I festeggiamenti avranno luogo dal 26 al 28 giugno. Da Collesano giungeranno una delegazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Di Gesaro, presidente del Museo della Targa Florio, e la banda musicale “Maria SS. dei Miracoli” così come uscita dalla fusione delle due presenti a Collesano fino allo scorso anno. Proprio in vista di questo appuntamento già nel gennaio 2014 vi erano stati i primi tentativi di riunificazione da parte dei due sodalizi, le bande “Pierluigi da Palestrina” e “Maria SS. dei Miracoli”, mantenendo in vita, alla fine, la sola associazione “Palestrina” per primato storico e intitolando la banda annessa alla patrona. Elemento questo fortemente identitario per i collesanesi in Sicilia e per quanti risiedono ormai da anni in Svizzera. Tanto da riproporre la processione della patrona proprio ad Yverdon il 28. Accanto alla banda collesanese quella svizzera “L’Avenir”. In vista di quest’appuntamento, il presidente onorario dell’amicale, Rosario Ilardo, chiese ad entrambe le bande di unirsi temporaneamente. Ma, da allora, non è stata solo una scelta temporanea.

«L’Amicale – come ricorda Giuseppe Valenza, conservatore del Museo della Targa Florio – suggella gli stretti legami esistenti tra la comunità locale e quella collesanese. Il 27 giugno ci sarà una conviviale nel corso della quale il Museo incontrerà i familiari dei piloti svizzeri vincitori della Targa Florio, purtroppo non più in vita, come Daniel Müller, figlio di Herbert (vincitore nel 1966 e nel 1973 su Porsche), e Philippe e Veronique Siffert, figli di Joe (vincitore nel 1970 su Porsche)».

E aggiunge: «Saranno inoltre presenti anche piloti che hanno partecipato alla corsa siciliana, fra i quali Bernard Cheneviere, e personaggi legati al mondo dell’automobilismo sportivo. L’invito che rivolgo ai collesanesi che ancora non ne hanno avuto la possibilità e alle autorità di Yverdon è quello di venire a visitare Collesano ed il Museo Targa Florio, sollecitandoli a stringere rapporti sempre più frequenti con il nostro paese». La presenza del Museo suggella l’undicesimo anno dalla nascita voluta da Giacinto Gargano e sostenuta dall’amministrazione dell’allora sindaco, Nino Rotondi.

«Attorno alla nostra istituzione museale – chiosa Valenza – si è da tempo concentrato l’interesse oltre che di turisti, provenienti da ogni parte del mondo, di clubs di vetture storiche, di studiosi della storia dell’automobile, di prestigiose case automobilistiche o cinematografiche che scelgono Collesano e il Museo Targa Florio come teatro per test drive o per realizzare documentari. Il Museo Targa Florio è, quindi, per Collesano, fondamentale; fondamentale per il suo stesso sviluppo, anche se ancora vi è davanti tanta strada da percorrere».