“Chi chiude il centro nascite dice no alla Vita”. La protesta dei cittadini per dire no alla soppressione del reparto dell’ospedale San Raffaele

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“Chi chiude il centro nascite dice no alla Vita” con questo slogan scritto su uno striscione sorretto da alcuni bambini si è aperto il corteo di protesta per dire no all’ordinanza di chiusura del punto nascita dell’ospedale San Raffaele di Cefalù. Domenica mattina 8 marzo, festa delle donne, gli abitanti dell’intero comprensorio che fa capo all’ospedale Giglio hanno dato vita ad una grande manifestazione di protesta nel centro storico cefaludese.

In testa al corteo i nove sindaci del distretto sanitario in fascia tricolore. Ad aderire alla protesta anche tante associazioni cefaludesi e del circondario. Il corteo, partito da piazza Garibaldi ha visto partecipare tantissime persone che sono arrivate nel paese normanno da tutte le Madonie. Anche molti bambini e tanti palloncini di colore giallo. La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo.

Ma la protesta contro la chiusura del punto nascita era già scattata giovedì, alcune ore dopo l’annuncio. Nell’arco di poche ore la pagina facebook ufficiale della manifestazione ha ricevuto oltre tremila “mi piace”. E da sabato 7 marzo e per una settimana, fino al 14 marzo, dalle ore 20 alle 21, i cefaludesi per protesta abbasseranno le serrande e chiuderanno le persiane di casa per lasciare la città al buio e far sapere a tutti che non vogliono che il centro nascite chiuda. “Spegniamo le luci e restiamo al buio – dicono i promotori della manifestazione – perchè vogliamo far sapere a tutto il mondo, soprattutto attraverso i tanti turisti che visitano la città, che si sta tentando di distruggere la nostra comunità e ci stanno impedendo di pianificare il nostro futuro sociale ed economico”. Non si esclude che la forma di protesta non possa andare avanti fino a Pasqua quando a Cefalù arriveranno tanti turisti. Ogni sera la cittadina normanna si ritroverà quindi al buio perche, a detta degli organizzatori, chiudere il centro nascite equivale a chiudere la città, non fare più nascere persone fra le mura cittadine equivale a distruggere per sempre la bella cittadina turistica conosciuta in tutto il mondo.

C’è comunque già un appuntamento per tentare di risolvere il problema. Il Presidente della VI Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana ha convocato per Martedì 10 Marzo alle ore 11.00 il sindaco di Cefalù, presidente della conferenza dei sindaci del distretto sanitario n. 33, in ordine alla problematica dei punti nascita, alla presenza della dott.ssa Lucia Borsellino, Assessore Regionale per la salute e del dott. Gaetano Chiaro, Dirigente Generale dello stesso Assessorato.  Contemporaneamente nella stessa giornata di martedì a partire dalle ore 10.30 si terrà a Palermo una manifestazione di protesta. Il Sindaco Rosario Lapunzina ha invitato tutti i cittadini  
del territorio a partecipare numerosi. Il Comune di Cefalù mette a disposizione un pulman gratuito con partenza alle ore 9.00 da piazza Stazione. Le adesioni potranno essere comunicate al numero di telefono 0921/924113 sino alle ore 14.00 e lunedi dalle ore 9.00 alle ore 19.00.

Le foto sono di Giovanni Agrimi.