Grifa-Fiat. Sindacati: “Pronti a bloccare cessione ramo d’azienda. Si certifichi solidità newco”

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Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di stamattina al Mise tra i sindacati e i vertici di Grifa e Fca. I sindacati hanno infatti formalmente comunicato che non firmeranno alcun accordo di cessione finchè non ci saranno le giuste garanzie sulla solidità finanziaria di Grifa e del suo piano industriale per lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese.

“Ad oggi, Grifa non risulta avere la necessaria capitalizzazione per sostenere il piano di reindustrializzazione e rioccupazione di tutte le maestranze – hanno dichiarato Michele De Palma della Fiom nazionale e il segretario regionale Roberto Mastrosimone – pertanto abbiamo consegnato una lettera con cui comunichiamo l’indisponibilità a ratificare la cessione di ramo d’azienda senza la certezza che Grifa sia in condizioni di produrre. Quello che chiediamo è un intervento urgente del governo che, attraverso Invitalia, certifichi la solidità del nuovo soggetto imprenditoriale. Nel caso non ci fossero garanzie economiche serie da qui al 31 dicembre, il governo dovrà intervenire per bloccare i licenziamenti di Fiat e prolungare gli ammortizzatori sociali finché non si troverà una soluzione”.
Per Gianluca Ficco della Uilm nazionale “Il confronto sul trasferimento d’azienda da Fiat a Grifa dovrà proseguire presso il Ministero dello Sviluppo economico, ma per poter proseguire utilmente la discussione Grifa dovrà difatti completare le operazioni di capitalizzazione secondo quanto stabilito al dicastero dello Sviluppo economico e il Ministero stesso dovrà farsi garante della sostenibilità del piano di reindustrializzazione”.
Il timore dei sindacati è quello di ritrovarsi il 31 dicembre licenziati da Fiat e dentro un’azienda “che non ha le gambe per camminare”. I sindacati sono pronti a bloccare il trasferimento da Fca (ex Fiat) alla newco che a Termini Imerese dovrebbe produrre auto ibride.
L’ultimo incontro si era tenuto lunedì scorso 24 novembre al Mise. Fca aveva annunciato l’inizio della procedura di cessione del ramo d’azienda e la disponibilità a concedere incentivi per la mobilità volontari delle tute blu che avranno i requisiti.