I Nas chiudono la mensa scolastica. Ma non è questione d’igiene

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Stamane i Nas di Palermo hanno proceduto alla chiusura della mensa scolastica inaugurata poche settimane fa. «Un servizio essenziale per i nostri bambini – dichiarava il sindaco, Giovanni Meli – restituito ai cittadini collesanesi» che oggi subisce una battuta d’arresto. Ma non per problemi igienici.


Al contrario, la causa sarebbe legata ad alcuni lavori di adeguamento del locale adibito a spogliatoio per i dipendenti, interessato, nei giorni scorsi dalla rottura di un tubo che ha provocato infiltrazioni e umidità. «Il problema era stato comunicato all’Usl di Cefalù – precisa Meli – e non erano stati posti problemi. Erano al corrente, ma davanti a lavori di ripristino e di adeguamento gli stessi Nas hanno proceduto come di dovere precisando che per precauzione è più opportuno sospendere il servizio mensa».

Assegnato, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, l’incarico per i lavori che dovrebbero iniziare già lunedì per protrarsi poi nelle prossime due o tre settimane. «La parte della cucina e dell’alimentazione è risultata la parte più regolare – continua Meli – soprattutto per il tipo di dieta e di qualità dei prodotti a km zero», tra cui i presidi territoriali Slow Food ed altri prodotti biologici cucinati in sede dai ristoratori locali di “Casale Drinzi”.

Prodotti e cucina in loco che, a detta di alcuni alunni e genitori, avrebbero riscosso un buon grado di apprezzamento e di soddisfazione confrontando, in particolare, la precedente fornitura assegnata lo scorso anno ad una ditta di Caltavuturo.

«Tutto è partito da un esposto di cui l’amministrazione chiederà copia – chiosa Meli – analogamente a quanto accaduto con la mensa di Campofelice di Roccella. È plausibile pensare che i due fatti siano collegati. Dispiace perché viene meno, al momento, un servizio ai bambini».