È morto il magistrato Antonino Meli

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Si è spento stamane, alle 7,30, nella sua casa collesanese di corso Vittorio Emanule II, il magistrato Antonino Meli, 94 anni, padre dell’attuale sindaco del comune madonita.

Le sue condizioni di salute, non buone negli ultimi anni, lo hanno provato, tra crisi respiratorie e urgenti ricoveri in ospedale, intervallati da fasi di calma apparente. Lucido ma in un corpo provato, ha attraversato pezzi importanti della storia italiana, dalla prigionia nel corso del secondo conflitto mondiale, come Imi (Internato militare italiano) alla carriera in magistratura.
Una vita in toga, dismessa nel giugno 1990, con in mezzo la parentesi della nomina a capo dell’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo da parte del Csm il 19 gennaio 1988. Una nomina al posto dell’uscente Antonino Caponnetto, volato a Firenze, che lo portò alla ribalta della cronaca e da lì nel corso degli anni, segnandone immagine e percorso. Fu preferito, in quella seduta, a Giovanni Falcone, con 14 voti a favore, 10 contrari e 5 astenuti. Prima di giungere all’ufficio istruzione, fu presidente di sezione della Corte d’Appello di Caltanissetta.
I funerali saranno celebrati domani, alle 15,30, presso la Basilica minore di S. Pietro di Collesano.