Nuova emergenza idrica? Dipendenti Asp in sciopero, dal 1 novembre potrebbero andare a casa

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Da qualche giorno i dipendenti dell’Aps sono in sciopero e andranno avanti fino alla fine del mese perchè dal primo novembre potrebbero partire i licenziamenti per i 202 lavoratori. A fine mese infatti scade l’ordinanza del prefetto di Palermo che affidava il servizio idrico in deroga ad Aps e potrebbero registrarsi pesanti disservizi in di 42 comuni di tutta la provincia.

 

I comuni che potrebbero essere interessati dal disservizio nel nostro comprensorio sono Alia, Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Roccella, Cefalù, Cerda, Lascari, Montemaggiore Belsito, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Flavia, Sciara e Termini Imerese.
Per questo i dipendenti stanno girando i comuni distribuendo volantini e spiegando ai cittadini la situazione. “Il 31 ottobre 2014, con la scadenza dell’ordinanza del Prefetto di Palermo che affidava in emergenza la gestione del servizio idrico integrato all’Autorità d’Ambito provinciale con i lavoratori di Acque Potabili Siciliane – si legge nel volantino – cesserà l’erogazione idrica per circa 500.000 abitanti della provincia di Palermo nei comuni precedentemente gestiti da Aps; le reti e i depuratori non saranno più gestiti e presidiati con conseguenti possibili sversamenti e danni igienico-sanitari ed ambientali; 202 lavoratori addetti al servizio verranno licenziati con effetto immediato. Dal primo novembre l’attuale gestione cesserà nei comuni gestiti e, in assenza di soluzioni alternative immediate, da parte della Regione non potrà essere garantita la prosecuzione del pubblico servizio alla popolazione. Considerato che l’attuale assetto legislativo (Codice dell’Ambiente) prescrive che vi sia un gestore unico in ambito provinciale (quindi per tutti gli 82 comuni palermitani) che debba salvaguardare il personale del precedente gestore; che i Comuni non possono gestire autonomamente il servizio; che l’Aato non dispone di risorse finanziarie per continuare in emergenza la gestione del servizio e la Regione dichiara di non poter reperire i fondi necessari per garantire il servizio; che l’associazione dei Comuni, l’Aato e le organizzazioni sindacali concordano per la costituzione di una società consortile dei comuni della provincia palermitana per la gestione pubblica del servizio, avvalendosi del personale Aps e del supporto di Amap; che il governo siciliano ha presentato un disegno di legge che consente tale forma di gestione, I dipendenti di Aps, operai e professionisti del settore, vittime della situazione al pari degli utenti, scusandosi per il disagio procurato, informano che sono stati costretti a proclamare lo sciopero per protestare per le precarie condizioni di lavoro, per scongiurare l’imminente licenziamento e l’interruzione del pubblico servizio e per sollecitare la Regione a trovare una soluzione”.