Sunseri: Non compriamo voti era scritto nell’insegna della nostra sede

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Mentre a Termini Imerese non si parla d’altro dopo che ieri abbiamo dato la notizia sulle perquisizioni in casa di due consiglieri per presunto voto di scambio, arriva la prima dichiarazione ufficiale apparsa sul profilo blog del candidato a sindaco pentastellato Luigi Sunseri.

“NON COMPRIAMO VOTI! Lo abbiamo scritto nell’insegna della nostra sede elettorale, frase che aveva suscitato scalpore in alcuni, ed aveva irritato l’amministrazione in carica.
Eppure da ieri qualcosa, forse, è cambiato e rafforza ancora di più quelle parole giudicate infamanti. Lo abbiamo gridato durante i comizi, vi abbiamo chiesto un voto di coscienza, colmo di responsabilità.
Ci rifacevamo all’a
rt. 48 della nostra costituzione. “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico (…)”.
I nostri diritti vengono utilizzati dai questi pseudo politici come concessioni al fine di chiederci il voto in cambio. Non dobbiamo essere ricattabili, né tantomeno schiavi del politico di turno. Dobbiamo capire se la persona a cui diamo il voto è una persona onesta perché inevitabilmente la condotta morale dello stesso si ripercuoterà certamente sul modo di amministrare.
Il voto di scambio non è partecipazione, non è quella partecipazione che vi chiediamo. È l’esatto contrario. Occorre che i cittadini tornino a tessere il proprio futuro. Non farlo ci rende schiavi del sistema, schiavi di quel potere arrogante e mafioso che grazie a questo metodo domina e opprime le possibilità di sviluppo di un intero territorio. Noi continueremo, non ci fermeremo. Denunceremo e vigileremo!