In Parlamento il destino dell’area industriale. Il Movimento cinque stelle presenta interrogazione parlamentare

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Il deputato Cinque Stelle Marco Da Villa ha presentato alla X Commissione Attività produttive, commercio e turismo lo scorso 16 aprile una interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo in che modo siano stati utilizzati i fondi stanziati per l’area industriale di Termini Imerese. L’interrogazione è stata presentata insieme ai colleghi di partito Riccardo Nuti, Aris, Prodani, Ivan Della Valle, Andrea Vallascas, Mattia Fantinati, Mara Mucci, Davide Crippa e Cosimo Petraroli.

Lo stesso testo era stato presentato come interrogazione a risposta scritta dal collega Riccardo Nuti il 1 aprile scorso. Il politico pentastellato fa riferimento all’accordo di programma firmato a Roma il 16 febbraio 2011 tra il Ministero dello Sviluppo economico e la Regione Siciliana e sottoscritto dal comune di Termini Imerese, dall’Asi di Palermo, Invitalia e Fiat, accordo che disciplina gli interventi di riqualificazione e reindustrializzazione dell’area industriale.

Villa pone la questione essendo stati appena superati nei mesi scorsi i 36 mesi previsti per completare gli investimenti nell’area, investimenti programmati per un ammontare di 450 milioni di euro suddivisi tra Ministero e Regione Sicilia.
“Premesso che dopo che il Gruppo FIAT ha deciso di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese, l’Accordo costituisce per Termini Imerese l’unica possibilità per poter uscire dallo stato di crisi in cui versa” chiede dunque una veirifica dello stato di attuazione dell’Accordo e dell’utilizzo dei fondi “anche al fine di procedere alla destinazione di risorse eventualmente non utilizzate per la ripresa economica e sociale di Termini”.

Il deputato grillino fa poi riferimento alla “legge finanziaria-bis” del governo regionale in cui i finanziamenti previsti per l’area sono pari a 140 milioni di euro, 90 a titolo di cofinanziamento e 50 a titolo di fondo di garanzia.
L’interrogazione si conclude con la rimostranza per la mancanza di informazioni riguardo l’utilizzo dei fondi previsti dall’accordo e la costatazione che “risulta ostacolata ogni attività politica e parlamentare in merito alla ricerca di soluzioni per la crisi economica e sociale di Termini Imerese” e chiede al Ministero di illustrare se e in quali modi gli stanziamenti siano stati utilizzati.