Opposizione in piazza a 9 mesi dalle elezioni

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A 9 mesi dalle elezioni comunali a Campofelice di Roccella che hanno visto vincitrice la coalizione guidata dal primo cittadino Massimo Battaglia, la lista di opposizione Campofelice nel cuore chiama a raccolta i propri estimatori e i concittadini per porre all’attenzione di una piazza affollata e attenta alcune riflessioni sull’operato dell’amministrazione e sul ruolo che l’opposizione, rappresentata in consiglio comunale, vuole tenere nei suoi confronti.
Sul palco presenti Giulio Giardina, leader del gruppo politico, e alcuni consiglieri del gruppo di minoranza, Ingrao, Vaccaro, Palazzolo e Taravella.

“Il tempo dell’attesa è finita, sono passati 9 mesi – ha tuonato dal palco Giulio Giardina-. Abbiamo deciso parlassi solo io in quanto leader e portavoce di questo gruppo per portare in piazza quello che sono le gravi preoccupazioni che questo gruppo oggi si pone. Abbiamo deciso di riprendere la politica quella vera, quella del rapporto diretto con la gente, per fare un resoconto dell’attività amministrativa, che sembra ferma, in mezzo alla palude, senza alcun programma”.
Inizia con parole chiare l’ex candidato a sindaco per la lista Campofelice nel cuore che presenta quella che è la sensazione, a suo dire diffusa tra la cittadinanza, di un’amministrazione inefficente e senza un programma attaccando direttamente il primo citadino perchè a 9 mesi dall’elezione non è andato in consiglio a presentare ciò che l’amministrazione vuole fare, richiesta più volte avanzata dal capogruppo in consiglio comunale Francesco Palazzolo. “Mi rivolgo a te caro Massimo, non è più possibile navigare a vista. Noi vogliamo sapere cosa vuoi fare” e snocciola alcuni punti secondo lui rappresentativi dell’azione politica portata avanti dall’amministrazione. Tra i punti toccati la situazione degli istitui superiori aperti nel comune madonita ma per uno dei quali “fino alla fine di gennaio non c’erano iscritti con il rischio di perdere questa occasione. Ma il problema non è finito, ci vuole una seria programmazione in sintonia con le scuole e non all’ultimo minuto. Arriverai al punto che non potrai più far fronte alle problematiche”.
Altro punto posto all’attenzione della piazza quello della Tares per la quale in consiglio la minoranza aveva chiesto di non procedere all’approvazione del regolamento della nuova tassa ma di mantenere la Tarsu così come consentito dalal legge per evitare possibili aumenti. “La verità è che soldi non ce ne sono e quindi non potevamo tenere la Tarsu. Con la Tares c’è stato un aumento in media del 40%. Tu – rivolgendosi al sindaco -, non programmi, spendi durante l’anno e poi decidi di approvare la Tares per coprire tutto”. E continua con le spese per le manifestazioni culturali lamentando l’utilizzo di più di 200 mila euro per la loro organizzaazione per il 2013 e rivolgendosi alle attività commerciali chiedendo loro quali benefici hanno avuto dalle iniziative messe in campo e ponendo all’attenzione le indennità che “erano state promesse per i danni subiti per leopere pubbliche”. E’ stato infatti approvato un regolamento che prevedeva entro novembre la predisposizione di un bando che permetetesse alle attività di chiedere il rimborso. Poi Giardina pone il problema occupazione nel comune alle porte delle Madonie anticipadno che “Domani chiuderà a Campofelice una delle più grosse attività, che da lavoro a 20 lavoratori” e sfida apertamente il primo cittadino “Tu sei il sindaco e devi prendere le tue responsabilità, non puoi alzare le braccia. Sono stati fatti una serie di lavori e non hanno mai lavorato imprese o lavoratori locali. Puoi chiedere che le imprese assumano lavoratori locali in modo del tutto legale. Devi dare risposte chiare ed efficienti ai nostri problemi, lo devi ai cittadini che ti hanno votato eal popolo di Campofelice”.
E continua ancora snocciolando altre problematiche quale quella dei rifiuti, l’Afem per la quale ad aprile scatterà l’ordine di demolizione, la Roccella, il campo sportivo, situazione dei crtediti vantati dal comune per i quali l’opposzione aveva portato in consiglio la proposta di istituzione di una commissione d’inchiesta ad hoc per valutare e verificare l’esigibilità degli stessi. Per ognuno di questi punti ha tenuto a precisare quale la situazione e quali le soluzioni per l’opposzione sottolineando le criticità così come per il piano regolatore e il Piano regolatore per i quali non si tira indietro per l’assunzione di responsabilità per la situazione attuale.
Giulio Giardina ha chiuso infine il comizio presentando la situazione del comune come sull’orlo del baratro, chiedendo al primo cittadino di prendersi le proprie responsabilità e presentando un programma amministrativo valido attaccando quella che secondo lui è “una maggioranza politicamente e programmaticmente insufficente”. Infine propone 3 strade al primo cittadino per uscire da quella che per l’opposzione è una situazione di empasse: “Puoi continuare a galleggiare ma non dire che non te l’avevamo detto; la seconda è prenderti le tue responsabilità e renderti conto che così non si può andare avanti e andare alle elezioni; oppurte mettere in discussione tutto e tutti con una presa di respondabilità e di coraggio, e quindi anche atti e fatti amministrativi” ma tiene a precisare che “non c’è nessuno disposto a fare da stampella o a essere cooptato o assorbito. O ridiscuti tutto se hai il coraggio oppure decidi tu che cosa vuoi fare del nostr ofuturo e del futuro del nostro paese”.

Riprese Dario Barà