Organizzato dal Comitato Pendolari un dibattito sul trasporto ferroviario in Sicilia: necessario completare il raddoppio Palermo-Messina

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Si è svolto Sabato 9 Marzo un importante dibattito sul trasporto ferroviario in Sicilia,organizzato dal Comitato Pendolari Sicilia e dal Movimento cittadino “Controvento”, con particolare focus al comprensorio madonita. Presenti Trenitalia, i sindaci di Cefalù,Pollina,Campofelice, Gratteri, Castelbuono,Lascari,un rappresentante del dipartimento provinciale Viabilità e Trasporti, i sindacati CGIL FIT, Fast Ferrovie, Or.S.A Ferrovie, FIT Cisl e Federconsumatori. Presente il Comitato “Cefalù quale Ferrovia”.

Grande assente, la Regione Sicilia. Nonostante i tagli al trasporto ferroviario siano stati scongiurati, se non si firma il Contratto di Servizio, si ripresenteranno a breve. “Non siamo per niente tranquilli – afferma Giacomo Fazio, Presidente Comitato Pendolari Sicilia Patto Pendolari Italiani – e ci stupiamo come la politica regionale sia stata pressoché assente quando sono stati denunciati i tagli dai sindacati. Salvo qualche uscita da parte di qualche politico che ha creato più confusione che altro. Sembra che alla politica interessi sempre meno il trasporto su ferro. Eppure assistiamo ad un netto incremento del numero di passeggeri, ad una richiesta di mobilità crescente. Necessità di trasporto intermodale, evitando inutili sovrapposizioni gommato-ferrato, in tempi di crisi. 

Necessario riprendere in discorso sul completamento del raddoppio Palermo-Messina. Necessaria una maggiore presa di posizione dei sindaci, nel favorire la creazione di parcheggi e una maggiore sinergia con la “ferrovia”. Si inoltre dibattuto su come velocizzare ed ottimizzare le linee attuali, in modo da ridurre i quotidiani disagi ai pendolari, sempre più esasperati da continui ritardi, soppressioni, mancate coincidenze  e disservizi vari. I sindaci sono stati investiti a chiedere subito un incontro all’assessore per perorare l’indifferibilità nella sottoscrizione del CdS. Già Lunedi 11 Marzo spediranno la missiva. Nel caso l’assessore non si mostrasse ancora una volta sensibile al riguardo, si è deciso, Sindaci, Comitati e sindacati tutti, di muovere alla volta dell’Assessorato Regionale per manifestare pesantemente. “E’ chiaro che se non si sottoscrive questo “illustre sconosciuto” CdS – afferma ancora Fazio – il servizio ferroviario non potrà che essere ridotto e i disservizi peggiorare. Dobbiamo evitare la morte dei “rami secchi” (per la politica ma non per noi) e la riduzione del servizio sulle tratte principali. Disservizi che devono essere affrontati da RFI/Trenitalia con molta più oculatezza. Rimaniamo in attesa fiduciosa. E’ chiaro che siamo ad un punto di non ritorno”.