Uccide i figli a martellate e si suicida. E’ accaduto a Trento

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Omicidio-suicidio effetto della crisi economica che ha colpito un operatore finanziario?

E’ quanto si chiedono gli inquirenti, dopo il tragico evento che ha colpito ieri Trento ed il quartiere-bene disegnato dall’archistar Renzo Piano, dove viveva l’autore del gesto e la sua famiglia, apparentemente normale, ma a quanto pare colpita da un grave crac, per coprire il quale o a causa del quale un uomo ha ucciso i suoi figli di 3 e 4 anni, suicidandosi. A scoprire i cadaveri la mamma, sotto choc. Che è successo? Un operatore finanziario, a quanto pare in dissesto economico, doveva accompagnare il figlio più grande all’asilo e poi tornare a casa per accudire l’altro figlio, mentre la primogenita era fortunatamente in gita scolastica fuori Italia. I due coniugi erano pure attesi dal notaio per firmare l’atto di riscatto dell’attico dove vivevano da circa un anno, del costo di oltre un milione di euro. Ma quell’appuntamento avrebbe anche portato alla luce il dissesto dei conti di famiglia, che l’uomo aveva occultato da tempo. Sarebbe questo allora il motivo per cui in mattinata Gabriele Sorrentino, 44 anni, ha ucciso a martellate i suoi figli, per poi lanciarsi in uno strapiombo fuori città? Gli investigatori pensano di sì. Sarebbe stato un istante di follia o di paura per il futuro economico incerto per la sua famiglia, il motivo scatenante. E’ stata poi la moglie, tornata a casa intorno a mezzogiorno, a fare la tragica coperta. Sono arrivati così i primi soccorsi, inviati dai vicini allarmati dalle urla della donna, ma non c’è stato niente da fare, perché i due bambini erano ormai cadavere. E’ così partita la ricerca del marito, finché il suo suv è stato ritrovato vicino alla stazione della funivia, nei pressi della terrazza panoramica di Sardagna, dove nel dirupo sottostante è stato trovato il suo corpo senza vita. Nessun biglietto, nessun riferimento nei suoi profili social, niente che facesse presagire il gesto folle e disperato.