I “padrini” (di mafia) non potranno fare i padrini. Decreto dell’arcivescovo di Monreale

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Lo ha stabilito monsignor Michele Pennisi dopo aver sentito il Consiglio Presbiterale Diocesano

“Non possono essere ammessi come padrino del battesimo e della cresima coloro che si sono resi colpevoli di reati disonorevoli o che con il loro comportamento provocano scandalo; coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o ad associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici ed hanno avuto sentenza di condanna per delitti non colposi passata in giudicato”. Lo ha stabilito con un decreto l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi. Il nuovo decreto segue quello del 2014 che riguardava i membri delle Confraternite e si fonda sui documenti della CESI (la Conferenza Episcopale Siciliana) ultimo dei quali quello del 2012 secondo il quale “tutti coloro che ,in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo”.