Calci e pugni a due extracomunitari per costringerli a cedere l’abitazione che detenevano con regolare contratto. I tre arrestati dalla Polizia

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La Polizia di Stato ha arrestato due fratelli, B. M., cl. 38 anni e B. V. E. cl. 42 anni, e A. C. cl. 45 anni, perché autori, in concorso, dei reati di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate.

Agenti della Squadra Mobile dopo una laboriosa attività investigativa hanno accertato che i tre odierni indagati, in concerto tra loro, si sono presentati presso l’abitazione di due cittadini stranieri di nazionalità Ghanese, aggredendoli e minacciandoli, al fine di far abbandonare loro l’immobile, nel quartiere Zisa, che avevano ottenuto in locazione  da un loro congiunto, mediante regolare contratto, la cui scadenza era prevista nel 2018. All’epoca dei fatti, i tre indagati avevano bussato violentemente alla porta dell’abitazione delle due vittime; una volta entrati avevano colpito con calci e pugni i due stranieri e, facendo intendere di essere armati, avevano intimato ai due ghanesi di lasciare l’immobile prima della scadenza del rapporto contrattuale di locazione, fissato per il novembre del 2018. Lo scopo del blitz era, appunto, quello di rientrare nel possesso e quindi nella disponibilità dell’abitazione, prima della scadenza naturale del contratto e, per fare ciò, i tre non hanno esitato a mettere in atto la violenta condotta estorsiva, con l’aggressione e le lesioni ai due locatari. Per il buon esito delle indagini si sono rivelati fondamentali i riscontri oggettivi ottenuti dalla visione di alcune immagini recuperate dagli investigatori e dalla captazione di alcune conversazioni tra gli aggressori, attraverso intercettazioni ambientali, che li hanno visti parlare dell’episodio, attribuendosene il merito. Al termine delle formalità di rito i tre uomini sono stati posti ai domiciliari.