Coppia aveva costituito una “Impresa famigliare” per lo spaccio di droga. Gli acquirenti erano spesso giovanissimi

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Al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo, i finanzieri hanno arrestato, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, una coppia di coniugi responsabile di spaccio di marijuana a numerose persone, nella maggior parte dei casi minori di età.

Si tratta di T.A. (classe 1976) di Palermo e della moglie D.A. (classe 1982) anche lei palermitana. La coppia aveva costituito una vera e propria “impresa familiare” dedita esclusivamente allo spaccio di stupefacenti. Grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché di videoriprese effettuate sul luogo di abituale vendita della droga, il centrale parco di Villa Sperlinga, le Fiamme Gialle hanno infatti potuto documentare ben 109 cessioni di marijuana, a favore di altrettanti acquirenti, che spesso sono risultati essere giovanissimi. Il meccanismo era semplice: dopo essere stati contattati su numeri telefonici utilizzati esclusivamente per questo scopo, i “fornitori” indirizzavano i giovani verso una particolare area del parco di Villa Sperlinga, ove avveniva lo scambio droga – denaro, al prezzo di 5 euro per mezzo grammo di marijuana. La ripetitività degli episodi e la pianificazione scrupolosa del “sistema” hanno fatto ritenere all’Autorità Giudiziaria di trovarsi di fronte ad “un’azione criminosa commessa con assoluta naturalezza e spregiudicatezza, nei confronti di minori ed in maniera sistematica e professionale”. Pertanto, per entrambi i responsabili è stata disposta la custodia cautelare, in carcere per il marito e ai domiciliari per la moglie. I finanzieri hanno infine segnalato alla Prefettura di Palermo alcuni dei giovani acquirenti di droga, ai quali è stata contestualmente sequestrata la marijuana appena acquistata dai pusher.