Poste private, sequestrate 4 agenzie nel territorio: a Termini Imerese, Castelbuono, Lascari, Trabia

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Non avevano l’autorizzazione ai servizi di pagamento. Con questa motivazione la procura della Repubblica di Palermo ha messo i sigilli a 72 agenzie di poste private, appartenenti a due network nazionali, “Servizi postali” e “Posta più”, tra le quali anche quattro uffici presenti in altrettanti comuni del nostro Comprensorio.

Si tratta delle agenzie di Eduardo Ferrauto a Castelbuono, in via Cefalù 125, di Angela Calderone a Lascari, in via Chiaramonte 107, di Venera Morreale a Termini Imerese, in via Falcone Borsellino 103/A, di Antonino Parasiliti Carrubina a Trabia, in via Antonello Gagini 14. Il blitz della finanza è scattato in sette regioni, dopo le denunce di alcuni utenti, che si sono visti tagliare luce, gas o telefono per alcune bollette risultate non pagate, ma in realtà regolarmente evase tramite tali agenzie di poste private.

L’inchiesta è nata quasi per caso, a fine 2012, dopo la denuncia di un utente che aveva ricevuto a casa una multa salata per il mancato pagamento della Tarsu. Controllando un po’ le carte, convinto della sua buona fede, l’uomo ha scoperto che l’agenzia di poste private a cui si era affidato per il pagamento delle bollette aveva tenuto nelle proprie casse l’intero importo pagato, senza versare nulla agli uffici tributari. La stessa amara sorpresa è capitata anche ad altri utenti, che si sono visti tagliare luce, gas o telefono perché morosi, mentre in realtà avevano pagato regolarmente attraverso un’agenzia di poste private, che aveva intascato gli importi delle bollette senza versare nulla ai gestori dei servizi. Così agli inquirenti è bastato fare un semplice accertamento per scoprire che le agenzie a cui si erano rivolti i malcapitati utenti avrebbero potuto spedire soltanto lettere o pacchi e non gestire i bollettini postali, perché privi della necessaria autorizzazione della Banca d’Italia e dell’iscrizione ad un apposito albo. La procura di Palermo ha così disposto il sequestro di 72 agenzie in tutta Italia, legate ai network nazionali “Servizi postali” e “Posta più”, tra le quali quattro presenti in altrettanti comuni del Comprensorio Termini-Cefalù-Madonie. I titolari sono indagati per truffa e appropriazione indebita.